Neom, la smartcity saudita
Neom, la smartcity saudita

Arabia Saudita: la città dei sogni da 500 miliardi di dollari

Si chiamerà Neom la smartcity che traghetterà l’Arabia Saudita nel futuro. Negli scorsi mesi, il principe ereditario Mohammed bin Salman ha annunciato al mondo il suo colossale progetto di costruzione di una città utopistica e futuristica, sul Mar Rosso. Le obiezioni sembrano essere piuttosto ovvie e scontate. A chi è destinata una città di questo tipo, visto che il Paese non lascia alcuna libertà a suoi cittadini uomini e soprattutto alle donne? Ma qualcosa potrebbe presto cambiare.

Neom, la smartcity del futuro

La città dei sogni saudita sorgerà in una posizione d’eccellenza, nel punto d’incontro tra Arabia Saudita, Egitto e Giordania. Oltre 450 km di coste incontaminate dominate da un complesso montagnoso unico ed eccezionale, con vette alte fino a 2500 metri di altitudine. Neom si estenderà per più di 26 mila chilometri quadrati e si fonderà completamente sull’uso delle energie rinnovabili, con impianti solari ed eolici. I trasporti saranno automatizzati al 100% e sui grattacieli voleranno droni carichi di passeggeri. Il Wi-Fi sarà libero, ad alta velocità e garantito in tutte le zone della città.
Mohammed bin Salman – MbS per tutti – lo ha definito “il posto più sicuro, efficiente e più orientato al futuro del mondo, nonché il luogo migliore in assoluto per vivere e lavorare”. Nelle intenzioni del suo ideatore, la città sarà il centro propulsore che guiderà lo sviluppo in tutti i settori del futuro: dall’energia alla biotecnologia, alle scienze digitali. Dovrà attrarre investimenti sia pubblici che privati, da tutte le aree del pianeta. Non a caso l’annuncio del progetto è stato dato a ottobre scorso in occasione della conferenza “Future investment initiative” di Riyad, a cui hanno aderito 3.500 businessman provenienti da 88 Paesi.
Anche la posizione scelta è strategica, raggiungibile dal 70 per cento della popolazione mondiale in circa 8 ore, al crocevia tra Asia, Europa e Africa.
L’investimento di 500 miliardi di dollari sarà sostenuto dal Regno saudita, dal Fondo Pubblico di investimento dell’Arabia Saudita e da investitori privati locali e internazionali.

Vision 2030

Ma il piano di MbS va ben oltre e Neom è solo un “enorme” tassello all’interno del suo più ambizioso obiettivo a lungo termine: rendere l’Arabia Saudita un paese islamico moderato e tollerante. Si tratterebbe di una svolta epocale, non certo facile da attuare. Per rendere possibile tutto ciò, già due anni fa Mohammed bin Salman aveva varato un pacchetto di riforme economiche e sociali, Vision 2030, con un preciso obiettivo: rilanciare l’economia saudita, emancipandola dal petrolio e attraendo nuovi investimenti da tutto il mondo. Ecco perché non sarebbe possibile prescindere, secondo il figlio prediletto di re Salman, dall’apertura ai valori più liberali. Da qui tutta una serie di piccole grandi “rivoluzioni” che stanno portando ad una graduale modernizzazione sociale del Paese.

La riforma sociale ed economica in Arabia Saudita

Mese dopo mese, MbS sta stupendo tutti con una serie di storiche riforme per il Regno. Prima l’annuncio nell’aprile 2017 della costruzione di una città dei divertimenti, in stile Las Vegas, a Riyadh. Poi, a dicembre, la decisione di autorizzare la riapertura dei cinema (ufficialmente vietati da tre decenni). E ancora, il permesso per le donne di assistere allo stadio alle partite di calcio, concesso il mese scorso, e la decisione di consentire al gentil sesso, a partire da giugno 2018, di guidare le automobili. Senza contare l’annuncio, dato qualche giorno fa, di un mega investimento da 64 miliardi di dollari in dieci anni per far nascere l’industria dell’intrattenimento del Regno. L’età media della popolazione saudita è infatti molto bassa, intorno ai 27 anni, e il principe ereditario è convinto che la religione “non impedisca la tolleranza e la possibilità di intrattenimento dei giovani”.

Foto: Twitter

Chi è Sophie Tavernese

Giornalista professionista, si occupa per East Journal delle aree geopolitiche di Russia e Medio Oriente. Curatrice del travel blog sophienvoyage.it. Ha collaborato con Euronews, La Stampa, Coscienza & Libertà, Gazzetta Matin. Si è specializzata in giornalismo radio-televisivo alla Scuola di Perugia. Nata ad Aosta, vive a Courmayeur. Si è laureata in Archeologia e Storia dell'Arte all'Università Cattolica di Milano.

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