Il derby di Roma è storicamente una delle rivalità più sentite di Italia. Una rivalità che si replicherà domani, in una gara valida per il ritorno di campionato. Pochi sanno però che nella storia il derby di Roma è stato legato anche a due albanesi: Naim Krieziu e Loro Boriçi.
Naim Krieziu, kosovaro albanese di Giacovizza, nato nel 1918, lasciò in giovane età quello che allora era Regno di Serbia per rifugiarsi a Tirana, dove giocò a calcio fino all’occupazione italiana dell’Albania del 1939. Vista la possibilità di affiliarsi al CONI, si iscrisse all’ISEF insieme a un altro kosovaro di Mitrovica, Riza Lushta, che avrebbe fatto le fortune di Bari, Juventus (con cui vinse una Coppa Italia), Napoli, Alessandria, Siena e Forlì, morendo a Torino nel 1997. Curiosamente, mentre Krieziu era orgogliosamente albanese, Lushta si definì sempre jugoslavo.
Approdato in Italia, Krieziu si fece notare dalla Roma, di cui vestì la maglia a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, distinguendosi come ala destra veloce, ambidestra e dotata di un buon tiro. Soprattutto, la Freccia di Tirana si distinse come prolifica fonte di assist per i piedi del Fornaretto, il frascatano Amedeo Amadei. Krieziu fu una delle colonne fondanti della Roma del primo scudetto, nel 1941/42.
Nel 1947 passò per 18 milioni al Napoli, mentre dopo il ritiro sarebbe divenuto allenatore della Roma per una sola partita. Meglio andò la sua carriera da osservatore, che lo portò a scoprire il Principe, Giancarlo Giannini. A Roma legò la sua vita, morendo nella capitale nel marzo del 2010.
Loro Boriçi, anche conosciuto come Lorenzo Borici, era di quattro anni più giovane di Krieziu, essendo nato nel 1922 a Scutari, in Albania. Nel 1941 approdò, come Krieziu e Lushta, nella capitale, giocando due stagioni con la maglia della Lazio. Alla fine della guerra avrebbe fatto ritorno in Albania, scrivendo le pagine migliori della sua carriera con la maglia del Vllaznia di Scutari e del Partizani Tirana, con cui vinse complessivamente quattro campionati, e capitanando la nazionale albanese. Nella capitale albanese sarebbe morto, il 25 aprile del 1984, mentre nella natale Scutari gli venne intitolato lo stadio nazionale.
Attaccante, Boriçi segnò tre reti in biancazzurro e affrontò Krieziu nel derby del 16 maggio 1943 allo stadio del Partito Nazionale Fascista (che poi sarebbe diventato lo stadio Flaminio), in un quarto di finale di Coppa Italia. La gara terminò 2-1 per i giallorossi, anche in virtù di una rete segnata proprio da Krieziu.
Foto: ASR Talenti (sito web)