di Davide Denti
E così Pisapia, nonostante i furti d’auto, gli zingari, e le moschee, ha effettivamente conquistato Palazzo Marino. I giornali polacchi hanno registrato anche il secondo turno delle elezioni amministrative italiane, anche se più in sordina. Berlusconi riappare sulla stampa polacca per i suoi processi e paragonato ad una gaffe di Tusk.
Gazeta.pl, giornale social-liberale, ha annunciato già il 30 maggio che Berlusconi riconosceva la sconfitta, riportando la frase minacciosa verso i milanesi, incoraggiati a pregare il buon Dio perché nulla di male gli succeda. Rzeczpospolita, giornale conservatore, il 31 maggio titolava della sconfitta di Berlusconi nelle elezioni locali, dopo una campagna elettorale “intensa e a volte volgare”, incluso l’insulto agli elettori di sinistra “senza cervello”. Il quotidiano di Varsavia riporta anche l’opinione dissidente di Giuliano Ferrara, su una campagna in cui sono stati fatti “tutti gli errori possibili”, e nota come tutte le maggiori città d’Italia, esclusa Roma, sono oggi in mano all’opposizione. Il carisma di Berlusconi, questa volta, “ha fallito nell’aiutare i suoi candidati, anzi li ha danneggiati”. Secondo Rzeczpospolita, che riporta lo scetticismo della Lega e l’invito di Ferrara e Belpietro a non ripresentarsi nel 2013, “tutte le indicazioni puntano al fatto che l’era Berlusconi, durata 17 anni, volge al termine”.
Anche i procedimenti giudiziari di Berlusconi sono apparsi nelle news polacche: ancora su Rzeczpospolita, che ha riportato l’avvio dei processi Mediatrade e Ruby in concomitanza con il turno elettorale, e quindi su Gazeta.pl, che ha notato l’indagine aperta dalla procura di Roma, su segnalazione dei Radicali, a proposito dei comunicati/intervista trasmessi a ripetizione dai TG del 20 maggio.
Infine, Berlusconi è riapparso sui giornali polacchi come pietra di paragone per uno scivolone in cui è incorso il premier polacco Donald Tusk. A seguito dell’ondata di caldo estivo (30°) che ha raggiunto la Polonia ai primi di giugno, in una conferenza stampa Tusk si è sentito domandare da una giornalista di Polskie Radio se tutto era “abbottonato” per la presidenza UE a rotazione, che la Polonia ricoprirà dal primo luglio. “A guardare il vestito estivo della signora, abbottonato non è ciò che mi viene in mente. Mi piace… l’estate”, è stato il commento, inaspettato a queste latitudini, del premier polacco, che ha scatenato una selva di commenti e critiche, con paragoni prima con Bill Clinton, e quindi con Berlusconi. L’idea, uscita dalla versione inglese di Metro, è rimbalzata su Polskie Radio per ricadere nell’agone politico, dove Tusk è stato avvertito dalla destra polacca di Diritto e Giustizia di non cadere nel girone del bunga-bunga.
solo in Italia c’è ancora qualcuno che riesce a votarlo