Da RIGA – Il ferragosto lettone, molto bagnato e pieno di funghi, fra Olimpiadi e la festa della città di Riga (e anche quella di Valmiera) è stato agitato soprattutto dalla notizia dell’incontro fra tre ministri del governo lettone e il vice premier russo, avvenuto nei giorni scorsi a Riga.
I tre ministri che hanno incontrato Arkādij Dvorkovič, il vice di Medvedev, che in questi giorni si trovava a Riga per vacanze private, sono il ministro delle finanze Dana Ozola-Reizniece, il ministro dei trasporti Uldis Augulis e quello dell’agricoltura Jānis Dūklavs.
I tre ministri sono tutti del partito dei verdi e contadini, ZZS, lo stesso partito del premier Kučinskis, ma sono soprattutto i tre ministri più “vicini” all’oligarca e sindaco di Ventspils Aivars Lembergs, che ha sensibili interessi commerciali con la Russia.
L’incontro fra i tre ministri e il vice premier russo, pur in una situazione di forte contrasto fra le diplomazie europee e il Cremlino, di per sé non avrebbe niente di sconvolgente: pur mantenendo una posizione fortemente critica sulla politica estera russa e in particolare sul tema ucraino, la Lettonia ha forti interessi commerciali ed economici con la Russia, e in diversi settori il commercio lettone soffre molto per l’imbargo russo sui prodotti europei.
La cosa che ha fatto clamore è stato soprattutto il carattere di segretezza dell’incontro fra i ministri lettoni e il vice premier russo. Neanche il ministero degli esteri Rinkēvičs ne sapeva niente, e la diplomazia lettone si è trovata in forte imbarazzo quando la storia degli incontri segreti con Dvorkovič è uscita fuori.
Uno dei tre ministri ZZS, Dūklavs, ha provato con scarso successo a giustificare la mancata comunicazione al ministero degli esteri, col fatto che Rinkēvičs in questi giorni è in ferie.
Non sembra sia venuto fuori niente di particolare dal confronto non ufficiale fra i tre ministri e il vice premier russo, ma molti in Lettonia si chiedono il reale significato di questo gesto dei ministri ZZS, a cominciare dagli alleati di governo, Vienotība e i nazionalisti di Visu Latvijai!.