Tra stasera e domani prenderanno il via i playoff di Eurolega. Sono rimaste solo otto squadre a contendersi il titolo: la formula è quella dei quarti di finale con serie di partite al meglio delle cinque gare. Tra le compagini ancora in lizza spicca il nome della Stella Rossa di Belgrado, che segna il ritorno di una formazione serba tra le otto migliori d’Europa dalla stagione 2009/10 (in cui il Partizan conquistò il quarto posto). Inoltre questa è la prima volta dalla stagione 1972/73 che la compagine di Belgrado riesce a conquistare i quarti di Eurolega.
La Stella Rossa dovrà vedersela con i russi del CSKA Mosca guidati dal connazionale Miloš Teodosić – che è il direttore d’orchestra di quello che è uno dei migliori attacchi nella storia dell’Eurolega con 92.08 punti a partita. Inoltre la squadra moscovita avrà il fattore campo dalla sua, potendo dunque giocare tre delle eventuali cinque sfide sul parquet di casa. Una dura sfida per i serbi, che non possono certo vantare una grande esperienza ai playoff di Eurolega. Un’inesperienza dovuta alla linea verde imposta dalla società: la squadra è infatti la formazione più giovane dei quarti di finale con sette giocatori con un’età pari o inferiore ai ventitré anni (tra questi vi è il capitano della squadra Luka Mitrović). Quattro di questi giocatori (Marko Gudurić, Nikola Rebić, Marko Tejić e Boriša Simanić) sono prodotti del vivaio, capace dunque di tenere alta la nomea della Stella Rossa come grande fucina di talenti.
Il record della squadra in questa stagione di Eurolega recita dodici vittorie e dodici sconfitte. Il percorso, tra regular season e Top 16, è rimasto invariato con cinque vittorie e cinque sconfitte nella prima parte della competizione e sette vittorie e sette sconfitte durante la seconda. Le vittorie sono anche arrivate anche contro squadre importanti come il Real Madrid campione d’Europa in carica e il Panathinaikos. Le statistiche parlano di una squadra sostanzialmente equilibrata (segna 75 punti di media e ne concede 78 e che durante le Top 16 sono scesi a 74 i primi e 75 i secondi) e che in quasi tutte le voci si ritrova tra le prime dodici della competizione. La giovane età del gruppo fa però ben sperare per il futuro.
Si può dire che questa qualificazione è una vittoria tutta di Nebojša Čović, presidente dal 2011 quando ha preso le redini del club quando questo era sull’orlo del fallimento a causa di quindici milioni di dollari di debiti. Čović come prima mossa per salvare il club decise di incorporarlo con un’altra società che all’epoca non navigava in buone acque, il Košarkaški Klub FMP Železnik, e in breve tempo riuscì a risanare le finanze della Stella Rossa. Le precise scelte del presidente in fatto di giovane età della rosa e sul versante economico fecero inizialmente storcere il naso per i non brillantissimi risultati iniziali, ma in breve tempo le cose si ribaltarono. Nella stagione 2013/14 la Stella Rossa tornò dopo quindici anni in Eurolega, appena tre anni dopo il rischio fallimento. Ora invece ci sono i playoff della stessa competizione da giocare.
Anche se il presente probabilmente non porterà uno dei primi quattro posti in Eurolega (il CSKA è nettamente favorito), il futuro sembra brillantissimo, con i giovani talenti serbi pronti a crescere difendendo la maglia della Stella Rossa sui parquet delle prossime competizioni europee.
Foto: Bebudin