IRANICA: Le prime dinastie iraniche, verso la supremazia indoeuropea sul Medio Oriente

Abbiamo detto come le lingue indo-iraniche, già parte della grande famiglia delle lingue indoeuropee, si distinguano nei due rami delle lingue iraniche (tra cui il persiano) e quelle indoarie (parlate nel subcontinente indiano, tra cui il sanscrito). La lingua è spesso l’unico elemento che abbiamo per identificare la provenienza di un popolo antico e, insieme all’archeologia, capire da dove proviene, che strada ha fatto, come si è sviluppato nelle epoche. Più si va indietro nel tempo, più è difficile raccogliere testimonianze di questo genere. Cosa sappiamo delle genti indo-iraniche? 

I cassiti

I primi popoli di stirpe indo-iranica di cui abbiamo notizia si trovavano a Babilonia intorno al 1750 a.C., in un’epoca in cui la Mesopotamia conosceva la scrittura da almeno mille anni. Una scrittura i cui “inventori” furono i sumeri e gli accadi, questi ultimi di filiazione semitica. Il regno di Hammurabi fu rovesciato nel 1900 a.C. circa da parte di una dinastia, i cassiti, guidati da una èlite indoeuropea. Lo sappiamo dalle molte parole di matrice indo-iranica che ci sono pervenute, unitamente al fatto che introdussero in questa zona il carro da guerra, tecnologia all’epoca di esclusivo uso indoeuropeo. L’aristocrazia cassita parlava dunque una lingua indo-iranica ancora indistinta, solo dopo, con l’avvento dei mitanni, assistiamo a una prima differenziazione tra lingua iranica e lingua indoaria.

I mitanni

I mitanni guidavano un regno a maggioranza non-indieuropea, pur essendo indoeuropei essi stessi. Si ripete dunque quanto avvenuto con i cassiti, ovvero un regno guidato da una aristocrazia militare indoeuropea (indo-iranica, precisamente) ma la cui popolazione è di differente origine. La presenza indo-iranica intorno al 2000 a.C. non è quindi maggioritaria nella regione ma si accompagna alla presenza di altri gruppi. Tuttavia fu sufficientemente forte da affermarsi come cultura dominante non solo nella regione dell’Iran e dell’India settentrionale ma anche dell’Anatolia e della Siria, fino al Caspio e al Mar Nero.

Le popolazioni indoiraniche andarono progressivamente differenziandosi e allontanandosi le une dalle altre, così da sviluppare tratti linguistici e culturali propri: gli indoari nell’attuale India; gli iranici nell’attuale Iran; i sarmati, gli sciti e i cimmeri tra il Caspio e il Mar Nero; i principati di Taanach, Keliah e Yanoah in Palestina e Siria. Le popolazioni indo-iraniche seppero affermarsi come classe dirigente assoggettando e integrando i popoli sottomessi pressoché in tutto il Medio Oriente mentre nell’odierna Turchia c’era un altro popolo indoeuropeo, quello degli ittiti, a farla da padrone, almeno fino all’avanzata dei mitanni.

L’impero dei medi

Siamo ormai intorno al 1000 a.C. e nella regione dell’odierno Iran vediamo affermarsi i medi, capaci di costruire un impero enorme che andava dall’Anatolia centrale all’India, comprendendo l’attuale Iran, l’Afghanistan, parte del Pakistan e dell’Iraq. L’impero dei medi fu il primo grande impero iranico, la prima menzione che troviamo della sua esistenza è datata 853 a.C., forte abbastanza da sconfiggere gli assiri e capaci di durare fino al 553 d.C., quando Ciro il Grande, a capo dei persiani, li sconfiggerà. Dell’impero dei medi, della sua cultura e delle sue origini parleremo nella prossima puntata.

nella foto: raffigurazione di un cavaliere scita (IV° secolo a.C.)

Chi è Redazione Medio Oriente

Redazione: Lorenzo Lazzerini, Carlo Pallard, Sophie Tavernese, Simone Zoppellaro.

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