L'Università Karlova a Praga.

REP. CECA: Le università ceche pronte ad accogliere i rifugiati come studenti

Le due più grandi università ceche, la Masarykova di Brno e la Karlova di Praga, sono pronte ad aiutare i rifugiati. La prima vorrebbe collaborare di più a stretto contatto con i rifugiati nei centri di accoglienza. Il rettore Mikuláš Bek ha invitato gli studenti e i dipendenti a partecipare attivamente al dibattito interno all’università sulle modalità di aiuto da attuare. “Anche se si riuscisse a ripristinare tutti i muri di confine e a controllare perfettamente il movimento dei migranti, è ormai evidente che alcuni resteranno da noi. Ci sono gli strumenti per affrontare la questione, dalle competenze sui temi di migrazione e integrazione, passando per l’aiuto medico, legale e linguistico, fino agli aiuti materiali dei volontari. Questo è ciò che l’Università può fare di buono” ha affermato Bek.

La Masarykova collabora già da tempo con il centro d’accoglienza Zastávka vicino Brno, ma a causa dell’aumento del flusso migratorio è necessario che la cooperazione si intensifichi. È quindi possibile che dall’inizio del semestre autunnale i docenti e gli studenti di diritto, medicina, pedagogia e scienze sociali contribuiscano a questa cooperazione. “Le modalità saranno chiare alla fine di settembre, prima di allora non partirà niente, dal momento che gli studenti sono ancora in ferie. Vorrei discuterne con il senato accademico e gli altri colleghi. Vorrei che riflettessimo su come aiutare le organizzazioni statali e non-profit ” ha dichiarato Bek al portale d’informazione ceco Aktualně.cz.

L’Università Karlova di Praga vorrebbe andare anche oltre. Il rettore della Karlova Tomáš Zima ha espresso al volontà di permettere a chi ha ricevuto o riceverà lo status di rifugiato di frequentare l’università gratuitamente, evitando cioè di pagare anche l’irrisoria tassa d’iscrizione annua, a patto che conosca l’inglese – lingua nella quale verranno impartite le lezioni – e abbia un background di conoscenze (non necessariamente un titolo scolastico) adeguato per cominciare il percorso universitario. Questa possibilità riguarderebbe la Facoltà di Scienze Sociali e la Facoltà di Lettere e Filosofia e sarà verosimilmente attivo dal prossimo anno accademico. Oltre a questo Zima vorrebbe fornire agli studenti un alloggio che l’università pagherà con le proprie risorse. La cifra di studenti previsti per ora si aggira tra i dieci e i trenta ragazzi.

E proprio dal mondo accademico era partito un appello “contro la paura e l’indifferenza” sottoscritto da oltre tremila tra ricercatori, docenti ed appartenenti al mondo accademico, e sostenuta da oltre seimila persone al di fuori. Gli autori della dichiarazione vogliono “definirsi fortemente contrari al modo in cui nel nostro paese viene nutrito e tollerato l’odio etnico e razziale rinunciando a combattere i movimenti estremisti, la diffusione di messaggi distorti e completamente falsi che rafforzano il panico, l’indifferenza verso persone in difficoltà, così come la discriminazione, l’odio, la violenza.”

Nelle ore successive alle dichiarazioni di Bek e Zima, altre università ed istituzioni ceche si sono dette pronte ad accogliere i rifugiati in qualità di studenti e dunque pronte a sedersi al tavolo delle trattative con il ministro dell’Istruzione e il ministro dell’Interno cechi.

Chi è Marzia Romano

Classe 1990, laureata magistrale in lingua e letteratura ceca presso L'Orientale di Napoli. Collabora con la rivista Napoli Monitor e ha partecipato alla redazione dei due volumi dello street artist Cyop&Kaf "QS" e "Taranto, un anno in città vecchia".

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