La lumaca e il tamburo. Un saluto a Paolo Vittone, l'uomo che ha raccontato Srebrenica

di Giovanni Catelli

Paolo Vittone negli studi di Radio Popolare

Paolo Vittone, giornalista e reporter di Radio Popolare, se n’è andato dopo una lunga malattia, ma ci ha lasciato un libro prezioso, frutto di un viaggio, in auto e a piedi, da Trieste alla Bosnia, realizzato come sfida estrema alla sofferenza e all’apparente debolezza del proprio corpo.

L’autore, legato sin dall’infanzia a quelle terre, dopo aver lavorato come inviato durante la guerra nell’ex-Yugoslavia, decide di tornare a rivederle in tempo di pace, traversandole da uomo  fragile e indifeso, a piedi;  l’estrema sensibilità di chi scrive è amplificata dai ricordi, dalla sua condizione attuale, e dalla naturale lentezza degli spostamenti, che dona a chi viaggia uno sguardo ancora più profondo ed attento. Vittone cerca di capire, senza giudicare, si riappropria di ogni bellezza, senza dimenticare gli orrori e le tragedie di una guerra che ancora lancia nel futuro un’eredità di rancori e vendette; lo aiuta e lo accompagna, a tratti, nel viaggio, la disegnatrice Elisa Iussig, che arricchirà il libro dei suoi preziosi disegni, e che porta già in grembo una bambina : si uniscono così, quasi per un segreto disegno della sorte, i percorsi di una vita che inizia e di una che va verso la sua fine. Dobbiamo questo libro anche all’ amicizia e generosità di Paolo Rumiz, grande reporter e conoscitore di quelle regioni, che, dopo aver aiutato l’autore a trasferirsi a Trieste, lo ha incoraggiato ad intraprendere questo viaggio : sua è la magnifica prefazione, che ci dona un ritratto personale dell’autore e un suo ricordo indimenticabile.

Il sottotitolo del libro ne descrive esattamente la magia: favola di un viaggio alla riconquista del tempo. Perché non è mai troppo tardi per prendere di petto la vita e cercare di ritrovare davvero ciò che si ama.

Chi è Giovanni Catelli

Giovanni Catelli, cremonese, è scrittore e poeta, esperto di cultura e geopolitica dell’Europa orientale. Suoi racconti sono apparsi in numerose testate e riviste, tra cui il Corriere della Sera, la Nouvelle Revue Française, Nazione Indiana, L’Indice dei Libri. Ha pubblicato In fondo alla notte, Partenze, Geografie, Lontananze, Treni, Diorama dell'Est, Camus deve morire, Il vizio del vuoto, Parigi e un padre (candidato al Premio Strega 2021). Geografie e Camus deve morire (con prefazione di Paul Auster) sono stati tradotti in varie lingue. Collabora con Panorama e dirige Café Golem, la pagina di cultura di East Journal. Da più di vent'anni segue gli eventi letterari, storici e politici dell'Europa orientale, e viaggia come corrispondente nei paesi dell'antico blocco sovietico.

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3 commenti

  1. Beh, una descizione così, e dopo essere passata in auto da Trieste alla Bosnia fa venire voglia di leggerlo! Il nuovo “libro del mese”?

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