Cosa ci facevano i mercenari romeni in Congo

Circa 300 mercenari romeni, combattenti dal lato della Repubblica Democratica del Congo, si sono arresi ai ribelli filo-ruandesi del M23, che settimana scorsa hanno occupato la città di Goma.

Consegnati al Ruanda dopo la resa

“I ribelli M23 sono stati sostenuti da truppe e attrezzature militari all’avanguardia provenienti dal Ruanda e sono riusciti a raggiungere le nostre posizioni attorno alla città di Goma”, ha detto Constantin Timofti, descritto come coordinatore del gruppo, al canale televisivo rumeno TVR lunedì scorso.  “L’esercito congolese si è arreso e noi siamo stati costretti a ritirarci”.

I mercenari romeni si sono rifugiati all’interno di una base militare ONU. Un portavoce del ministero degli esteri rumeno ha detto alla BBC che sono seguite trattativecomplesse“: i ribelli M23 hanno infine consegnato i combattenti rumeni al Ruanda. Secondo il ministero di Bucarest, si tratta di dipendenti privati ​​del governo della Repubblica Democratica del Congo in missione di addestramento militare.

Il comandate M23 Willy Ngoma si è fatto riprendere mentre rimprovera i mercenari – seduti a terra con le mani sopra la testa – durante i controlli precedenti al loro rilascio. “Ti hanno reclutato con uno stipendio di 8.000 $ al mese, mangi bene”, sottolineava. “Noi stiamo combattendo per il nostro futuro. Non venite qui per l’avventura“.

La BBC ha visionato contratti in cui si parla di retribuzioni da 5.000 $ al mese per il personale senior in servizio attivo. Il reclutamento avviene online, tramite gruppi Whatsapp. La paga prospettata è tra i 400 e i 500 $ al giorno. I soldati dell’esercito congolese ricevono 100 $ al mese – e spesso nemmeno quelli.

Il gruppo RALF e l’ombra della Wagner

Uno dei gruppi presenti in Congo è l’Asociatia RALF, definita da un gruppo di esperti ONU come “ex soldati romeni della Legione straniera francese“, e guidata dall’istruttore militare Horațiu Potra. Secondo la BBC, prima dell’estate il gruppo lavorava fianco a fianco con l’esercito congolese nella difesa di Goma.

“Quando sono arrivati, tutti si riferivano a loro come russi – in riferimento al gruppo Wagner”, ha detto alla BBC Fiston Mahamba di Check Congo. Secondo gli esperti ONU, due società militari private sono state contrattate per rinforzare le difese nell’est del Congo nel 2022, dopo che i ribelli M23 avevano iniziato a guadagnare terreno nel Nord Kivu. Nell’instabile provincia dell’est, numerose milizie estraggono risorse dal contrabbando di oro e coltan, materiali usati per le batterie di veicoli elettrici e telefoni cellulari.

La prima compagnia militare era Agemira RDC, guidata dal franco-congolese Olivier Bazin, col compito di mettere in sicurezza gli aeroporti. Agemira impega soprattutto bulgari, bielorussi, georgiani, algerini, francesi e congolesi. Un secondo contratto è stato firmato tra Congo Protection e Asociatia RALF, col compito di formare sul campo le truppe congolesi.

Potra è rientrato in Romania pochi mesi fa, ed è stato arrestato a dicembre dopo le elezioni presidenziali annullate. Ha negato di aver garantito la sicurezza del candidato filo-russo di estrema destra Călin

Voci dal campo

Un ex mercenario, sentito dalla BBC, ha raccontato la vita quotidiana dei membri del gruppo armato. “Lavoravamo per lunghi turni fino a 12 ore, sorvegliando posizioni chiave fuori Goma. Le missioni erano disorganizzate, le condizioni di lavoro scadenti. I rumeni dovrebbero smettere di andarci perché è pericoloso“. La paga non vale i rischi, ha affermato. Alcune reclute non avevano alcuna formazione militare – uno dei suoi colleghi era pompiere, dice.

Un altro mercenario, Vasile Badea, è stato ucciso lo scorso febbraio in uno scontro con i ribelli M23 fuori Goma. Agente di polizia di 46 anni, aveva preso un anno sabbatico e accettato un allettante stipendio da istruttore militare in Congo – secondo la famiglia, per ripagare il mutuo sulla casa.

Una difesa frammentata che ha favorito l’avanzata dei ruandesi

Il Ruanda ha condannato la presenza di mercenari tra le truppe congolesi come violazione delle Convenzioni di Ginevra. Il governo di Kinshasa ha respinto le accuse: “Abbiamo alcuni istruttori che vengono ad addestrare le nostre forze militari per via della situazione di urgenza”.

Ma secondo gli analisti, la caduta di Goma indica come una difesa frammentata ha finito per favorire l’avanzata dei ribelli filo-ruandesi. A fianco dall’esercito congolese, le FARDC, combattono truppe dei paesi della Southern African Development Community (SADC), la milizia locale wazalendo (“patrioti” in swahili), e soldati del Burundi.

Richard Moncrief, dell’International Crisis Group, ha affermato alla BBC come “in tali condizioni è impossibile pianificare azioni militari, [poiché] le catene di comando sono confuse.” Al contrario, bisognerebbe “ridurre il numero dei gruppi armati sul campo” per ottenere risultati negli sforzi militari, secondo Moncrief.

Foto: AFP

Chi è Andrea Zambelli

Andrea Zambelli è uno pseudonimo collettivo usato da vari membri della redazione di East Journal.

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