Maria Topolčanská è la prima donna in 222 anni ad essere eletta rettrice dell’Accademia di Belle Arti di Praga
A Praga per la prima volta in 222 anni di storia una donna guiderà l’Accademia di belle arti (Avu, acronimo dal ceco Akademie výtvarných umění). Eletta un mese fa al primo turno di scrutinio, Maria Topolčanská assumerà l’incarico di rettrice a febbraio. È la seconda donna che, nel giro di due mesi, viene chiamata a guidare una delle principali istituzioni culturali del paese. Prima di lei a Milena Králíčková è stata assegnata la carica più alta dell’Università Carlo IV di Praga.
Chi è Maria Topolčanská
Nata a Bratislava nel 1973, la Topolčanská si è trasferita col marito nella capitale ceca nel 2013. Architetto, ha lavorato su progetti di ricerca educativi ed espositivi indipendenti in gallerie. Si occupa di ricerca della dimensione politica della pratica architettonica e della teoria dell’abitare nelle città contemporanee. Nel 2017 ha vinto il concorso per il posto di docente presso il dipartimento di Teoria e storia dell’arte dell’Avu, e nel 2020 è stata eletta nel senato accademico. Nel corso dell’ultimo anno ha inoltre acquisito la cittadinanza ceca.
Le sfide come rettore
Tra i compiti più pratici la Topolčanská, che ha un mandato di quattro anni, è attesa dell’ampliamento degli spazi a disposizione dell’Avu: in questo caso vengono ipotizzate sia la costruzione di un nuovo edificio, sia la riconversione di un edificio esistente non necessariamente di proprietà. L’Accademia comunque già possied immobili in diverse zone della capitale, a partire da quello principale nel quartiere Letná, nelle cui vicinanze ha sede la scuola di Architettura.
In un’intervista a Radio Prague International, la rettrice entrante ha espresso il desiderio di fare della più antica accademia d’arte ceca “un luogo di discussione non solo sull’arte, ma anche su come impariamo gli uni dagli altri”. Ha annunciato di voler promuovere “un approccio più umano alla gestione dell’Accademia”, e ha sottolineato la necessità di “un equilibrio tra vita personale e professionale o studentesca”.
Un nuovo modello di gestione
La nuova rettrice vuole aumentare l’influenza di insegnanti e studenti sulla gestione dell’Accademia. “Non credo sia possibile trasferire direttamente un modello di scuola d’arte o un modello didattico – ha dichiarato la Topolčanská – ma puoi imparare molte cose osservandole e osservando la loro evoluzione, nel bene e nel male. Si possono trarre spunti da applicare, temporaneamente, o da trasformare per portarli a un livello istituzionale. Voglio concentrare il mio lavoro sulla ricerca di un modello che possa essere ancora più interessante di quelli visti in Europa”.
Al ruolo di massima dirigente di quella che giudica “non solo una delle scuole d’arte, ma uno degli istituti di istruzione superiore più interessanti del paese”, la Topolčanská continuerà ad affiancare il ruolo di docente: “Voglio continuare a insegnare, non solo per rispetto e ammirazione per l’attuale rettore Tomáš Vaněk che ha continuato a farlo durante il suo incarico, ma anche perché consente di avere un collegamento con il processo educativo”.