Cattive notizie dalla Francia. Dopo la sostanziale delusione delle aspettative delle Sinistre dei Paesi dell’Europa meridionale a proposito di un fantomatico “cambiamento di rotta” della politica tedesca a seguito delle elezioni nazionali, un nuovo duro colpo si abbatte sulla vagheggiata intesa tra Paesi periferici, gruppo a cui la Francia appartiene, …
Leggi tutto"Preferisco debosciarmi alla russa". Dostojevski e la critica al capitalismo tedesco
Proponiamo un brano da “Il giocatore”, romanzo del 1866 di Fedor Dostojevski. Se qualcuno vorrà vederci analogie con il presente, avrà colto in pieno le nostre intenzioni. Buona lettura — Dopo aver sentito della mia perdita, il francese, in tono caustico e persino astioso, mi fece osservare che bisognava essere …
Leggi tuttoCipro e l'euroscetticismo. Ma la colpa è di Berlino
Prosegue la farsa cipriota, quella per la quale un milione di abitanti dovrebbe costituire una minaccia per l’eurozona. Quella per la quale un prestito da 16 miliardi di euro (quando ne sono stati dati 4000 alle banche dal 2009) è un obolo troppo oneroso per i Paesi europei. Quella per …
Leggi tuttoUn'Europa senza gioia va alle urne. Dalla Francia alla Grecia, il voto potrà cambiare qualcosa?
Domenica prossima, 6 maggio, sarà giornata elettorale in molti Paesi europei. Eppure il voto non sembra in grado di produrre, qualche che ne sia l’esito, i cambiamenti necessari al vecchio continente. Tra esecutivi da eleggere ed esecutivi che cadono, l”Europa difficilmente troverà nuova linfa in questo maggio di crisi. Una …
Leggi tuttoPortogallo, "la politica di austerità non porta a niente"
RUBRICA: Occidenti Mário Soares, classe 1924, due volte primo ministro del Portogallo (dal 1976 al 1978 e dal 1983 al 1985). Presidente della Repubblica per due mandati, dal 1986 al 1996. Un uomo importante per il suo Paese, oppositore del leader fascista Antonio Salazar, da questo carcerato ed esiliato. La sua attività di opposizione lo porterà a diventare, …
Leggi tuttoECONOMIA: Quando Berlino guadagna dalla crisi
Due tendenze sembrano farsi strada in Europa, da un lato l’affermazione di una leadership tedesca che rischia di svuotare di senso l’Unione Europea, nata per sancire la solidarietà tra gli stati del vecchio continente; dall’altro la tendenza ad affermare un nazionalismo economico come reazione al mostro finanziario e alla tecnocrazia …
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