VIAGGI: Le dune della penisola dei Curoni in Lituania

Tra le perle che il Baltico offre, le penisola dei Curoni (o di Neringa) è certamente una delle più suggestive. Questa è una lingua di terra lunga quasi 100 chilometri che si dirada dalla foce del fiume Nemunas, dove sorge il porto di Klaipėda, a Kaliningrad, nell’exclave della federazione russa incastonato tra Polonia e Lituania, separata ad est dalla laguna dei Curi e ad ovest dal Mar Baltico. Numerosi autobus collegano le più grandi città del paese con la penisola, raggiungibile dalla terraferma grazie al servizio traghetti. E’ possibile anche acquistare un unico biglietto treno+bus da Vilnius a Nida, via Klaipėda.

Storia

Il vento battente e le correnti marine hanno modellato questo lembo incastonato tra le acque, contribuendo anche a fornire materiale per la tradizione mitologica lituana, secondo la quale Neringa prenderebbe il nome dall’omonima gigantessa, abitante delle coste baltiche. La penisola diventò nel corso dei secoli lo snodo iniziale della cosiddetta “Via dell’ambra”, la quale, secondo un altro classico della mitologia lituana, fu scoperta in seguito all’esplosione del castello marino della dea Jūratė, causata dall’ira del dio del tuono Perkūnas, il quale non aveva accettato che la dea si fosse innamorata di Kastytis, comune pescatore mortale.

L’ambra e la posizione geografica strategica attirarono l’attenzione dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici, i quali affiancarono e si sostituirono progressivamente alle antiche popolazioni di lingua prussiana e instaurarono un legame con i territori di lingua germanica che durò fino alla seconda guerra mondiale.

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio degli anni ’30 del Novecento, la penisola dei Curoni divenne la sede di una colonia di artisti per lo più provenienti da Austria e Germania, incantanti dai panorami mozzafiato che davano vita alle loro opere: il più illustre degli artisti fu Thomas Mann, il quale si fece costruire una residenza estiva alla fine degli anni ’20.

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Cosa vedere

Il centro abitato più importante della penisola dei Curoni è Nida. Antico centro di pescatori e cercatori di ambra, durante il periodo sovietico venne incorporato insieme ai villaggi di Juodkrantė e Preila nella fondazione della municipalità di Neringa, nel tentativo sia di modernizzare le vie di comunicazione dell’area con la terraferma, sia nella trasformazione in località balneare. L’esplosione definitiva del turismo arrivò solamente con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, e trasformò Nida in un’importante stazione balneare con le antiche case dei pescatori ricostruite o ristrutturate nel corso degli anni per accogliere i villeggianti e le numerose attività economiche che ruotano attorno al settore. Forse è per questo che si ha la sensazione di una mancanza di autenticità, aumentata dal fatto che i prezzi sono notevolmente più alti rispetto alla media lituana.

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Il sito di interesse principale per chi si reca nella penisola però sono sicuramente le dune. Fino al XIX° secolo erano le indiscusse dominatrici del panorama, ma con la forestazione le dune sono finite con l’essere circondate dai pini. Definito il “Sahara lituano”, il punto più alto è rappresentato dalla duna Parnidis, alta 52 metri e dalla quale si può ammirare un panorama di rara bellezza dove si incontrano sabbia, boschi, mare e laguna (oltre che il confine con la Russia). Dichiarate patrimonio UNESCO nel 2000, oggi le dune devono affrontare enormi sfide per evitare le scomparsa, minacciate sia dai cambiamenti climatici che ne erodono il terreno a causa dei venti e delle maree, che a causa dalla minaccia umana: il sempre maggior flusso di turisti rende la gestione per preservare il territorio sempre più complessa. Diventare patrimonio dell’umanità non porta sempre fortuna.

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Chi è Mattia Temporin

Nato a Rovigo, adottato da Bologna, ho conseguito la laurea triennale in Scienze storiche e quella magistrale in Relazioni Internazionali presso l'Alma Mater Studiorum. Ho vissuto 9 mesi a Tallinn, dove ho svolto lo SVE ( Servizio volontario europeo) in un Istituto comprensivo per bambini di lingua russa. Tra le altre esperienze all'estero, non posso dimenticare il mio soggiorno a Wroclaw, in Polonia, di 5 mesi. Attualmente vivo e lavoro a Vilnius.

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