Il secondo turno delle elezioni parlamentari georgiane (svoltosi il 30 ottobre) ha confermato la vittoria della coalizione di governo del Sogno Georgiano, che ha conquistato 48 dei 50 seggi parlamentari rimasti in palio dopo il primo turno. A guadagnare i due seggi rimanenti sono stati Simon Nozadze del partito di Gogi Topadze “L’industria salverà la Georgia”, nel distretto di Khashuri, e la candidata indipendente Salome Zurabishvili in quello di Mtatsminda, nel centro di Tbilisi.
Secondo il sistema elettorale misto in vigore in Georgia, dei 150 seggi disponibili in parlamento 77 sono assegnati attraverso un sistema proporzionale, mentre altri 73 attraverso un sistema maggioritario. Al primo turno il Sogno Georgiano era riuscito a conquistare 44 dei seggi assegnati proporzionalmente e 23 tra quelli maggioritari, contro i 27 del Movimento Nazionale Unito e i 6 di Alleanza dei Patrioti.
A conti fatti, si è trattata di una vittoria con larghissimo margine che assegna al Sogno Georgiano un numero di seggi (115) tale da detenere la maggioranza qualificata di tre quarti necessaria per emendare la costituzione nel corso della prossima legislatura.
La sera del 30 ottobre, l’attuale primo ministro, Giorgi Kvirikashvili, ha ringraziato gli elettori per la fiducia concessa al Sogno Georgiano e ha dichiarato che “a vincere in Georgia è stata la democrazia”. Invece, il noto ex presidente Mikheil Saakashvili, fondatore del Movimento Nazionale Unito e, attualmente, governatore di Odessa (Ucraina) ha scritto sulla sua pagina Facebook che le elezioni sarebbero state falsificate, a dei livelli che non sono stati raggiunti neanche all’epoca di Eduard Shevardnadze –il presidente che lo ha preceduto al governo del paese in un periodo noto per i suoi brogli elettorali.
La presidentessa della Commissione elettorale centrale, Tamar Zhvania, ha dichiarato che “le elezioni si sono svolte in un ambiente pacifico e gli elettori sono stati in grado di esprimere liberamente le proprie preferenze”. Simili conclusioni sono state raggiunte dalla missione di osservazione dell’OSCE. Non sono avvenuti incidenti della gravità di quelli avvenuti al primo turno, quando a causa dell’intervento di uomini armati sono state interrotte le procedure di voto nel villaggio di Kizilajlo, nella municipalità di Marneuli e nel villaggio di Jikhashkari, nella municipalità di Zugdidi.
Le elezioni del 2016 hanno confermato i progressi del sistema politico georgiano nella gestione di elezioni relativamente competitive. Rispetto alla scorsa legislatura, il parlamento che è stato eletto risulta avere una composizione più variegata, grazie all’ingresso dell’Alleanza dei Patrioti, ma come anche sottolineato dal presidente Giorgi Margvelashvili, è difficile parlare della presenza di un sistema multipartitico come quello che prospettavano i sondaggi. Il parlamento rimane bipolare, ma fortemente a vantaggio del Sogno Georgiano; sarà quindi necessario aspettare per capire come il partito di governo gestirà la propria posizione di forza.
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Immagine: Common Space.eu