Il 21 ottobre è scomparso a Minsk Dmitrij Strocev, poeta e critico letterario bielorusso e membro del PEN Club bielorusso. “Dimka e io ci siamo salutati non lontano da casa verso le 11. Dopodiché nessuno è stato in grado di contattarlo”, ha scritto la moglie di Dmitrij, Anna Stroceva, sulla sua pagina Facebook.
Da quanto è emerso il giorno successivo, il nome di Dmitrij Strocev risulta nelle liste delle persone tenute in arresto presso il centro di detenzione di Akrestsina a Minsk, secondo quanto riportato dal PEN Club bielorusso sulla loro pagina Twitter. La condanna che gli è stata arbitrariamente inflitta è di 13 giorni di fermo in seguito alla sua partecipazione alle proteste del 4 ottobre.
Fondatore della casa editrice di Minsk Vinograd e autore di una decina di raccolte poetiche tradotte in diverse lingue, Strocev è anche un attivista: ha partecipato regolarmente alle manifestazioni di questi mesi contro il governo di Aleksandr Lukashenko in Bielorussia, denunciandone apertamente le violenze.
Le sparizioni e gli arresti mirati di attivisti sono diventati una realtà quotidiana nell’odierna Bielorussia e la scomparsa di Dmitrij Strocev è allarmante. Il centro di detenzione preventiva di Akrestsina gode di una brutta fama, essendo stato più volte teatro di torture da parte delle forze di polizia nei confronti dei manifestanti (abbiamo parlato qui delle violenze del “regime dei manganelli” bielorusso).
Il mondo della cultura ha subito risposto all’arresto di Dmitrij Strocev e lo slavista italiano Massimo Maurizio (Università di Torino) ha lanciato una petizione su change.org in favore dell’immediato rilascio del poeta bielorusso. Condividiamo questo appello sperando che la notorietà internazionale possa essere un aiuto per lui e per la sua famiglia.
Il 21 ottobre 2020 Dmitrij Strocev ha smesso di rispondere al telefono in quanto, come è emerso il giorno successivo, è stato arrestato vicino a casa. In quel momento non stava partecipando alle proteste.
Dmitrij ha problemi al cuore e un’allergia, è tenuto al centro di detenzione temporanea sulla via Okrestina, teatro di torture documentate nei confronti degli oppositori di Lukashenko.
La comunità degli slavisti italiani, di scrittori e specialisti di culture slave e non solo di altri paesi esprime la propria preoccupazione per questa detenzione e il proprio totale dissenso per i metodi impiegati dalle forze dell’ordine bielorusse nei confronti dei manifestanti pacifici.
Si chiede l’immediata liberazione dello scrittore e la cessazione di ogni tipo di persecuzione nei confronti suoi e della sua famiglia.
Nell’aprile 2019, Dmitrij Strocev era stato ospite del programma radiofonico Kiosk – Voci e idee da luoghi non comuni di Radio Beckwith per parlare di Kuropaty, importante luogo della memoria delle repressioni staliniane in Bielorussia.
Una settimana prima del suo arresto, il portale La Nuova Europa aveva pubblicato un articolo di Dmitrij Strocev sulle proteste in Bielorussia, che conteneva anche la poesia dell’autore che riportiamo di seguito:
Così vinciamo
Così vinciamo.
La vittoria
Si compone
Di piccoli gesti omeopatici
che si notano appena,
Come si raccolgono a Minsk le marce
di centinaia di migliaia di persone
Dalle gocce dei cortili
Che gonfiano i ruscelli delle strade
E si riversano in un oceano umano.