POLONIA: A Katowice la COP24 sul cambiamento climatico

A partire dal 3 dicembre la Polonia ospiterà la COP24, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La scelta della città di Katowice è carica di simbologia, in quanto si trova in una delle aree più inquinate della Polonia. I delegati di 195 Stati si confronteranno fino al 14 dicembre per trovare un accordo sulle strategie per limitare le emissioni di gas serra nell’atmosfera e impedire l’eccessivo aumento delle temperature globali.

L’importanza della conferenza

Il summit si terrà a un mese dalla pubblicazione di un nuovo allarmante rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) che avverte che il riscaldamento globale avrà conseguenze più gravi di quanto si pensasse finora. Nel rapporto, infatti, si legge che mantenere l’aumento delle temperature entro i 2 gradi centigradi non è sufficiente per limitare i danni causati dal cambiamento climatico e dall’innalzamento del livello del mare. Gli esperti sostengono che solo fissando il limite per l’aumento a 1,5 gradi si può sperare di evitare le conseguenze che in caso contrario colpirebbero oltre 400 milioni di persone. Sulla base di queste previsioni, l’Unione Europea ha dichiarato di voler azzerare le proprie emissioni di anidride carbonica entro il 2050.

In questo contesto, crescono le aspettative sull’imminente conferenza a Katowice, che dovrà individuare strategie e meccanismi concreti affinché i paesi partecipanti possano mantenere gli impegni presi durante la conferenza sui cambiamenti climatici a Parigi nel 2015. Quest’ultima prevedeva una graduale riduzione dell’utilizzo di energie fossili e fissava il limite per il riscaldamento globale tra 1,5 e 2 gradi, senza stabilire tuttavia come raggiungere questi obiettivi.

Un clima difficile per i lavori

Nonostante l’urgenza con la quale i ricercatori chiedono misure rapide e concrete, si prevede che i lavori saranno ostacolati dalla mancanza di coesione tra i paesi. In particolare l’annuncio da parte del presidente statunitense Donald Trump di voler uscire dall’accordo di Parigi e gli scontri sui dazi tra Cina e Stati Uniti gravano sui lavori della conferenza.

A ciò si aggiungono le divergenze all’interno dell’Unione Europea che vede contrapposti chi, come il commissario europeo per il clima Miguel Arias Canete, chiede misure più ambiziose per combattere il cambiamento climatico e chi, come la cancelliera tedesca Angela Merkel, sostiene che gli impegni presi siano già difficili da raggiungere.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato in vista del summit che “manca la volontà politica”. “Per questo – ha aggiunto – è importante partecipare ed esprimere ai leader politici quanto sia importante capire che questo è un momento cruciale per garantire l’attuazione dell’accordo di Parigi”.

Foto: euractiv.com

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