Putin ha ratificato, lo scorso 6 luglio, un pacchetto di leggi liberticide già approvate dal parlamento russo a fine giugno. Le nuove norme violano il diritto costituzionale alla privacy: le forze dell'ordine avranno accesso alle conversazioni di chiunque, senza la preventiva autorizzazione di un tribunale. L'opposizione e i pochi giornali indipendenti rimasti denunciano un "grande fratello" russo.
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