La partita per i "corridoi" strategici tra l'Asia e l'Europa è iniziata nel 2013 con la "Nuova Via della Seta" (BRI) proposta dalla Cina per facilitare gli scambi tra i due continenti. Nel 2023, a margine dei lavori del G20 di New Delhi, i leader di India, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Unione Europea - sostenuti dagli Stati Uniti - hanno lanciato una nuova infrastruttura economica per connettere India–Medio Oriente–Europa (IMEC) e provare a contenere la crescente influenza del Dragone. Ma a scombinare le carte ci ha pensato la Turchia che si è opposta strenuamente al progetto. Lo stato anatolico sta infatti pianificando da tempo un proprio schema di connettività strategico passante per l’Iraq e noto come “Development Road Project”. Rispetto all'IMEC, il collegamento pensato da Ankara ha il vantaggio di essere già in una fase avanzata di definizione mentre il primo è ancora un concetto teorico.
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