Karl, 75, all’interno della propria camera da letto.
Come da tradizione sassone, Karl ha un forte legame con il territorio, tanto da essere quasi autosufficiente. Proprietario di parecchi animali, passa la giornata a prendersi cura di loro e della sua amata terra. Anche lui, come la maggior parte dei Sassoni, parla sia il rumeno che il tedesco, ma ci racconta di come ormai i suoi nipoti, nati e cresciuti in Germania, vedano Richiș soltanto come un luogo da villeggiatura estiva. Per questo motivo Karl è sicuro che tra due generazioni non esisteranno più Sassoni in Romania; egli crede che la sua generazione sia l’ultima testimonianza vivente della secolare comunità.
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Matteo Zola
29 Maggio 2017
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