SERBIA: Addio a Jovanka Broz, vedova di Tito

Stamane a Belgrado è morta a 89 anni Jovanka Budisavljević Broz, vedova del maresciallo Tito. Era ricoverata dal 23 agosto in una clinica della capitale serba per gravi complicazioni di salute. Nata nel 1924 da una umile famiglia contadina, Jovanka  aveva partecipato al movimento partigiano jugoslavo. In seguito entrò in contatto con gli alti vertici del Partito Comunista Jugoslavo, arrivando a far parte dello staff di gabinetto del Maresciallo Tito come segretaria. Il matrimonio con il leader jugoslavo, di trentadue anni più anziano di lei, fu celebrato nel 1952.

Negli ultimi anni della vita del marito, Jovanka entrò in conflitto con diversi membri dell’ élite politica e militare jugoslava, in particolare con il leader comunista sloveno Stane Dolanc e con il generale serbo Nikola Ljubičić (come avrebbe in seguito dichiarato la stessa Jovanka). L’accusa reciproca era quella di approfittare dell’indisposizione fisica di Tito, gia’ anziano e malato (poi scomparso nel 1980) per influenzarlo, plagiarlo e appropriarsi del suo potere, nonché delle ricchezze e dei documenti che il capo di stato jugoslavo avrebbe lasciato in eredità.

Secondo diverse fonti, la coppia si separò di fatto nella seconda metà degli anni ’70, e già dal 1977 Jovanka non partecipava più agli atti ufficiali in qualità di moglie del presidente. In seguito Jovanka fu emarginata dalla vita pubblica, relegata in un modestissimo appartamento di proprietà statale, dove visse in condizioni economiche assai precarie: fu infatti privata di tutte le sue proprietà (i beni della coppia furono nazionalizzati) e dei documenti personali. Di fatto, fu relegata a una sorta di arresti domiciliari durati trent’anni: solo nel 2009 infatti avrebbe riottenuto a la carta d’identità, dopo una visita con i ministri serbi Ivica Dačić (oggi premier) e con Rasim Ljaljić.

Da allora ricomparse nella sfera pubblica, rilasciando alcune, benché sporadiche, interviste alla stampa (su queste pagine ne pubblicammo una nel 2010, tratta dal quotidiano serbo ‘Politika’). Nonostante le tensioni degli ultimi anni, Jovanka affermava di rimanere legata alla memoria di Tito e ha espresso recentemente il desiderio di essere sepolta al suo fianco nella Casa dei Fiori a Belgrado. Come ha commentato la politologa Milica Popović, “Jovanka ha passato i suoi ultimi anni dimenticata da tutti, proprio come l’antifascismo in Serbia”.

Foto: Archivio Tanjug

Chi è Alfredo Sasso

Dottore di ricerca in storia contemporanea dei Balcani all'Università Autonoma di Barcellona (UAB); assegnista all'Università di Rijeka (CAS-UNIRI), è redattore di East Journal dal 2011 e collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso. Attualmente è presidente dell'Associazione Most attraverso cui coordina e promuove le attività off-line del progetto East Journal.

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4 commenti

  1. E’ triste dopo tanta fama essere così brutalmente messi da parte. Una figura da studiare e far conoscere più a fondo.

  2. Per una curiosa associazione di idee mi viene inmente la moglie di Mao e la ‘Banda dei quattro’.

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