RUSSIA: Ucciso magistrato che indagava sui neonazisti

Un giudice russo che aveva condannato per crimini razziali un gruppo di neonazionalisti russi è stato ucciso oggi sulle scale di casa mentre stava uscendo per andare a lavoro.

Lo ha riferito un portavoce del tribunale di Mosca.

Secondo il sito della Procura generale sledcomproc.ru, gli investigatori sostengono che i colpi al petto e alla testa, che hanno ucciso Eduard Chuvashov sul colpo, sono stati sparati alle 8:50 locali (6:50 italiane).

Chuvashov la scorsa settimana aveva condannato a 10 anni di carcere due membri del gruppo di estrema destra “Ryno Gang” per aver ucciso 20 persone di aspetto “non slavo”. I due avevano pubblicato online le immagini delle brutali esecuzioni.

L’agenzia russa Interfax ha riportato il commento del presidente Dmitry Medvedev, secondo cui “sarà fatto tutto il possibile perché i mandanti e gli esecutori di questo omicidio cinico vengano scovati e puniti”.

I neonazionalisti potrebbero essere dunque i responsabili dell’uccisione, secondo l’agenzia di stampa che cita una fonte di polizia in condizione di anonimato.

Gli attivisti accusano la crescente xenofobia e la corruzione delle forze dell’ordine di contribuire al prosperare dei gruppi di estrema destra. Sova, un’organizzazione non governativa russa, dice che l’odio razziale ha comportato lo scorso anno l’uccisione di almeno 60 persone e il ferimento di altre 306.

Secondo Allison Gill, del Human Rights Watch (HRW) di Mosca, i giudici, gli avvocati, gli attivisti dei diritti umani e i giornalisti “sono diventati chiari obbiettivi” dei movimenti neonazionalisti.

Chuvashov in febbraio aveva condannato altri nove membri del gruppo fascista russo “Lupi bianchi”, composto in gran parte da teenager, che avevano brutalmente assassinato undici migranti dall’Asia centrale per la loro pelle scura.

Nel gennaio 2009, l’avvocato per i diritti umani Stanislav Markelov e il giornalista di opposizione Anastasia Baburova sono stati uccisi vicino al Cremlino, secondo le autorità da gruppi di neo-nazisti. Nell’anniversario dalle loro morti, mille persone hanno manifestato a Mosca per chiedere misure contro i movimenti neonazionalisti nel paese: un numero insolitamente elevato per le manifestazioni a Mosca.
Fonte: Reuters

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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Un commento

  1. Bhe ma,solitamente elevato è una osservazione errata,perché,i nazionalisti nella loro marcia del 2009,sono stati bloccati,in quanto si erano presentati in talmente tanti che la polizia ha dovuto evitare che bloccassero Mosca e così hanno limitato il numero a settemila 7.000 persone spostandoli in un sobborgo poco lontano dal centro di Mosca.

    Due anni fa erano quasi ventimila 20.000 persone in un altra città russa,se non sbaglio era San Pietroburgo o Vladivostok non ricordo.

    Ovviamente a questi vanno aggiunti anche gli estremisti,che non è possibile contare in quanto i 3/4 ha affermato un protavoce del governo non si fanno vivi ne su internet ne in modo eclatante.

    Diciamo che,è un modo senza vie di mezzo di lottare contro la immigrazione di massa,chi dovrebbe lottare sono coloro che emigrano,dovrebbero lottare nelle loro terre,ma è come chiedere ad un Italiano di 90 anni fa di non fuggire dall Italia illuso dall America…alla fine noi li portammo forza lavoro,ma anche molta violenza,mafia,disordini ecc etc

    Speriamo bene

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