ROMANIA: Train to Trieste, dai Carpazi all'Atlantico in fuga da Ceausescu


recensione a Train to Trieste, di Domnica Radulescu. Ed. Vintage Book, 2008

Un’ex rifugiata politica romena negli Stati Uniti decide di mettere nero su bianco la propria storia. Ciò che ne esce è un’avvincente romanzo di trecento pagine in lingua inglese, dal titolo Train To Trieste. Siamo negli anni Settanta, nella Romania totalitaria di Ceauşescu, un momento storico carico di turbolenze per una giovane studentessa di Bucarest, Mona, serrata tra la vita universitaria, la coercizione sociale, un amore intenso ed enigmatico con Mihai di Braşov, un padre contestatore del regime e l’incombenza quotidiana della spietata Securitate.  

 All’inizio degli anni Ottanta, quando le condizioni di vita si fanno più incerte, Mona decide di espatriare e di ricercare l’agognata libertà ad Ovest. Intraprende così un viaggio della speranza che la porterà a separarsi dal suo grande amore, Mihai. Il suo viaggio da rifugiata politica la porterà in treno fino a Belgrado, poi a Trieste grazie ad un passaggio in auto di fortuna, in seguito a Roma dove chiede rifugio politico negli gli States, per approdare infine a Chicago, dove potrà concludere l’università, iniziare ad insegnare e metter su famiglia.

 Il romanzo si riempie, pagina dopo pagina, di splendidi affreschi sociali ed umani, che con ritmo incalzante raccontano la vita sospesa di una donna divisa tra un Paese lacerato dalla miseria, dove la sua mente ritorna incessantemente all’adolescenza, alla maestosità dei Carpazi, alle spiagge del Mar Nero, e la vita da immigrata oltre l’Atlantico, fatta di rapporti umani che si riveleranno, per così dire, funambolici.

 Durante i lunghi anni negli Stati Uniti, però, il ricordo di Mihai rimarrà vivido, nonostante i due non si vedranno più dalla fuga di Mona. A dieci anni dalla caduta del regime comunista, nel 1999, la protagonista decide di fare ritorno in Romania con i suoi due figli, per rivedere la sua terra libera dagli spettri del Comunismo, ma soprattutto con la speranza di poter incontrare ancora per una volta il suo grande amore.

Domnica Radulescu ha vinto il premio nazionale romeno per la scrittura di romanzi brevi quando aveva appena 17 anni. Ha lasciato la Romania durante gli anni dell’università per scappare dalla dittatura comunista di Ceauşescu. Attualmente è Docente di Lingue Romanze e Chair del Women’s Studies Program presso le Università di Washington e Lee. Il libro Train To Trieste non è tradotto in italiano, ma è acquistabile in versione inglese su Amazon.com. Nel 2010 è inoltre uscito il suo nuovo romanzo dal titolo Black Sea Twilight, che narra la storia d’amore tormentata, al tempo della dittatura comunista, tra una giovane artista romena e un ragazzo di origini turche.

Chi è Silvia Biasutti

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