POLONIA: Ancora orrore da Auschwitz, ritrovato lo strumentario di Clauberg

Pensavamo di sapere tutto, ma Auschwitz ci riserva ancora orrore. In una casa nei pressi nel campo di sterminio sono stati rinvenuti più di centocinquanta strumenti chirurgici e ginecologici. Una camera delle torture nella quale venivano sperimentati nuovi metodi per la sterilizzazione delle donne. Centinaia di detenute, utilizzate come cavie umane, sono morte a causa degli esperimenti.

”Si tratta di una delle più grandi scoperte degli ultimi anni”, ha dichiarato -con un entusiasmo che rasenta il cinismo- Bartosz Bartyzel, portavoce del museo del campo di sterminio nazista. ”Con ogni probabilità, questi strumenti erano stati utilizzati dal ginecologo Carl Clauberg”, ha precisato.

Clauberg è uno della seconda fila, uno di quei nazisti che vengono dimenticati poiché non sufficiente la quantità di orrore prodotto. Eppure Clauberg aveva tutte le carte in regola: esponente delle SS, assassino seriale, nazista della prima ora.

Con l’avvicinarsi dell’Armata Rossa, nel gennaio del 1945, Clauberg fu trasferito al campo di Ravensbruck, vicino a Berlino, dove continuò a praticare i suoi esperimenti. Catturato dalle truppe sovietiche, fu condannato a 25 anni di carcere, prima di essere rimandato in Germania nel 1955. Nuovamente condannato da un tribunale tedesco, è morto nel 1957.

Solo ora si ritrovano le testimonianze della sua barbarie, in una casetta dallo scantinato ammuffito, cancello cigolante, alla periferia di Oświęcim -nome polacco di un minuscolo borgo che i tedeschi nominarono Auschwitz.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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