Kustendorf, tutto il cinema che piace a Kusturica

di Andrea Monti

da Balcanews

«In questo villaggio tutto è al contrario. Normalmente sono i cittadini che scelgono il sindaco. Qui sono io a scegliere gli ospiti». Emir Kusturica definisce così Kustendorf, il villaggio serbo fatto costruire da lui nel 2004. Qui si svolge la rassegna cinematografica e musicale ideata dal regista: il Kustendorf Film and Music Festival, che quest’anno è giunto alla sua quarta edizione e si svolgerà dal 5 all’11 gennaio.

Kustendorf è vicino alla frontiera con la Bosnia. Qui è stato girato La vita è un miracolo (2004), il primo lungometraggio di Kusturica dopo i grandi successi Underground (1995) e Gatto nero, gatto bianco (1998). Le riprese del film durarono due mesi: due mesi in cui Emir partorì l’idea di un creare un borgo tutto per sé. «Avevo una città, Sarajevo, che ho perso con la guerra. Decisi dunque di costruirne un’altra». Kustendorf si trova a 700 metri di altezza, con intorno montagne che arrivano ai 1500: un paesaggio incantato, fatto di baite di legno e boschi innevati, adatto per accogliere l’utopia di un regista eccentrico. E geniale.

Il Festival è partito nel 2008. Quest’anno il grande protagonista – oltre a Kusturica, s’intende – è Abbas Kiarostami. Il grande cineasta iraniano, a cui è dedicata una retrospettiva, terrà lezioni di cinema. Da segnalare anche un workshop, tenuto dal padrone di casa, su Roma di Fellini e una serie di incontri con Gael Garcia Bernal, il Che Guevara di I diari della motocicletta. Sarà proprio Bernal a chiudere la kermesse, che nel 2009 si era conclusa con un concerto della band di Kusturica, la No Smoking Orchestra. La musica non manca neanche quest’anno: si esibiranno gruppi di tutto il mondo, dalla Tanzania alla Francia, dagli Stati Uniti alla Norvegia. E dalla Serbia, naturalmente, con i Beogradski Sindikat.

«Qui la natura è fantastica. La gente della regione non ha mai pensato di costruire qualcosa su quella cima, perché aveva paura del vento. L’ho fatto io». L’ego di Kusturica, enorme quanto il suo talento, trova posto in mezzo ai monti balcanici. Per una settimana, a fargli compagnia ci saranno artisti e spettatori. Che però, se non piacessero a Emir, potrebbero venir cacciati da un momento all’altro. Qui è il sindaco che sceglie i cittadini.

Chi è Andrea Monti

Giornalista a Radio Popolare Milano e Casa24Plus, ho fondato il sito Balcanews

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2 commenti

  1. Bregovic ha deciso di tornare a vivere a Sarajevo, lui non l’ha “persa” la sua città. Italiani, immaginate che Nanni Moretti sia diventato ministro della cultura di Berlusconi e avesse ricevuto in cambio un paesello abbandonato del Lazio. Andreste ancora a vedere i suoi film? L’altro giorno Emir Kusturica, che sembra volesse cambiare il suo nome di battesimo troppo musulmano, era a Visegrad per commemorare il cinquantenario della assegnazione del premio Nobel a Ivo Andric. Una cerimonia all’insegna delle 4 S in piena republika srpska. Certo a Sarajevo non sarebbe stato proprio ben accetto…..

  2. Condivido pienamente le parole di Claudio. Kusturica HA cambiato il nome (è diventato Nemanja); i suoi film mi piacciono ancora, ma come persona lo disprezzo.

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