GRECIA: L’austerità neoliberista mette a rischio salute pubblica e stato sociale

 DA ATENE (Monthly Review) – L’austerità neoliberista nella Grecia in crisi ha effetti significativi sulla sanità pubblica e l’ambiente. La realtà inquietante è che il costo insostenibile del gasolio da riscaldamento per gran parte della popolazione ha portato ad un maggiore utilizzo degli impianti di riscaldamento a legna. Lo smog che è apparso ad Atene e in altre città greche ha messo in allarme la salute e le autorità ambientali, preoccupate non solo per inquinamento, ma anche per la deforestazione.

L’inquinamento atmosferico disastroso che ha avuto luogo a Londra verso la fine del 1952, ha portato non solo al soprannome “Big Smoke” per la metropoli britannica, ma anche morte e malattie per migliaia di persone. Se vi capita di visitare la Grecia in questi giorni freddi d’inverno, si noterà l’aria inquinata che ricorda il Grande Smog.

Il riscaldamento a legna è di ritorno in Grecia. Perché Greci hanno spento le loro caldaie a gasolio di riscaldamento e sono tornati alle stufe? Certo non perché i greci sono improvvisamente diventati più romantici, desiderosi di rilassarsi al crepitio e sfarfallio delle fiamme dei camini.

Nel mese di ottobre 2012, le imposte sul consumo di gasolio e olio combustibile sono andate in pari. Questo ha avuto un impatto enorme sui prezzi di questi ultimi: i prezzi del diesel sono solo leggermente diminuiti, ma i prezzi del gasolio da riscaldamento sono saliti alle stelle.

Il costo del gasolio da riscaldamento è diventato insostenibile per i greci oberati e sottopagati – da cui il loro ricorso all’alternativa più conveniente dei combustibili solidi. L’inquinamento dell’aria domestica dall’uso di riscaldamento a legna, tuttavia, mette direttamente a rischio i membri delle famiglie esposti ad esso. Quando il riscaldamento a legna è utilizzato su vasta scala, le emissioni di sostanze inquinanti rappresentano una potenziale minaccia per la salute di tutti.

Data l’immagine costruita e sistematicamente comunicata dei greci pigri, corrotti, e ben pagati, non sorprende che molti delle persone altrimenti ben informate al di fuori della Grecia non siano a conoscenza della scala di impoverimento delle classi medie e inferiori della società greca. Si stima che dopo i tre famigerati memorandum che hanno comportato tagli draconiani e maggiori imposte, una famiglia media greca ha visto il suo reddito annuale dminuito a metà in meno di tre anni. Tuttavia, anche dopo il radicale calo del reddito, i prezzi al consumo rimangono ancora elevati, lasciando molti greci, in particolare le classi inferiori, in lotta per un decoroso tenore di vita.[1]

Una parte sempre più grande della popolazione è a rischio di affondare al di sotto della soglia di povertà. In particolare, gli elevati costi di vita [2] nelle città ha anche provocato un’ondata di migrazione verso le aree rurali.

Il tasso di disoccupazione a fine 2012 ufficialmente è salito al 26,8%, lasciando 1.345.715 disoccupati. [3] Più spaventoso ancora  è il tasso record di disoccupazione del 56,6% per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Una fuga di cervelli è già iniziata, i giovani istruiti del paese alla ricerca di un futuro migliore all’estero.

Misure di austerità neoliberiste nel frattempo vengono brutalmente a distruggere uno Stato già inefficiente mentre anche il tessuto sociale è dilaniato. Il risultato è spaventoso.

Considerato tutto questo, non è una sorpresa vedere che il freddo inverno in Grecia ha costretto molte famiglie ad utilizzare combustibili solidi per il riscaldamento. Le stazioni di servizio stanno vendendo più legna e carbone che diesel e benzina. Di recente, abbiamo anche assistito a molti alberi tagliati dai pochissimi parchi di Atene per raccogliere la legna da ardere.

L’uso di combustibili solidi per il riscaldamento è una caratteristica prominente solo nelle povere aree rurali dei paesi in via di sviluppo. Ora è arrivato anche in Europa ed è evidentemente qui per restare. La dottrina neoliberista mette a repentaglio il successo più significativo del dopoguerra: il welfare state.

La salute pubblica è messa in grave pericolo di conseguenza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che, quando vengono bruciati combustibili solidi in semplici stufe inefficienti in condizioni poco ventilate, il loro uso “genera sostanziali emissioni di inquinanti dannosi per la salute, tra cui particolato respirabile e monossido di carbonio, e si traduce in un’esposizione domestica all’inquinamento dell’aria spesso molto superiore agli standard nazionali e alle linee guida internazionali.” [4] Al fine di impedire che la vita diventi brutta, brutale e breve, abbiamo bisogno di reintrodurre lo stato sociale.

L’austerità neoliberista prescritta come l’unico rimedio per la crisi in tutta Europa non ha fatto che peggiorare il declino socio-economico provocato dalla crisi e sta cominciando ad avere ripercussioni gravi per la salute pubblica e per l’ambiente. L’Unione europea deve finalmente dare una risposta coordinata basata sulla solidarietà fra gli Stati membri. Oggi è la Grecia, domani sarà l’Italia, Spagna, Irlanda… e l’elenco potrebbe continuare. Al momento abbiamo solo politiche nazionali separate, abbiamo bisogno di una visione comune di quello che dobbiamo fare insieme.

Sono cautamente ottimista, almeno su questo problema particolarmente bruciante della sostituzione del gasolio da riscaldamento con la legna. Tutte le classi sociali, non solo i più poveri, sono esposti all’aria inquinata. Inquinanti atmosferici pericolosi non discriminano tra ricchi e poveri. Così possiamo sperare che i politici saranno obbligati a prendersene cura.

1 Hellenic Statistical Authority, “Consumer Price Index: November 2012” (10 December 2012). Retrieved 7 January 2013 from <www.statistics.gr/portal/page/portal/ESYE/BUCKET/A0515/
PressReleases/A0515_DKT87_DT_MM_11_2012_01_F_EN.pdf>.

2 Hellenic Statistical Authority, “Living Conditions in Greece” (4 January 2013). Retrieved 7 January 2013, from <www.statistics.gr/portal/page/portal/ESYE/PAGE-livingcond/content/
LivingConditionsInGreece_0113.pdf>.

3 Hellenic Statistical Authority, “Labour Force Survey: October 2012” (10 January 2013). Retrieved 10 January 2013 from <www.statistics.gr/portal/page/portal/ESYE/BUCKET/A0101/PressReleases/
A0101_SJO02_DT_MM_10_2012_01_F_EN.pdf>.

4 Manish A. Desai, Sumi Mehta, and Kirk R. Smith, “Indoor Smoke from Solid Fuels: Assessing the Environmental Burden of Disease at National and Local Levels,” Geneva, World Health Organization, 2004 (WHO Environmental Burden of Disease Series, No.4). Retrieved 7 January 2013 from <www.who.int/quantifying_ehimpacts/publications/en/Indoorsmoke.pdf>.

.Ilia Xypolia è studente di dottorato in Politica e Relazioni Internazionali presso la Keele University ([email protected], twitter @ilia_xypolia).

Foto: 0neiros, Flickr

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