GERMANIA: Il Bundestag dice sì al fondo salvastati

La Merkel ce l’ha fatta. Il Bundestag tedesco ha approvato oggi a Berlino la riforma del fondo salvastati europeo EFSF. Il provvedimento è stato approvato a larga maggioranza con 523 voti favorevoli, sono stati 85 i voti contrari mentre tre parlamentari si sono astenuti. I “sì” espressi fra le fila della coalizione di governo, secondo fonti parlamentari, sono 315. La soglia per la maggioranza della cancelliera era 311 voti.

Si trattava di un voto dall’esito per nulla scontato: le sconfitte della Cdu – il partito della Merkel – nelle ultime tornate elettorali locali testimoniano un dissenso dei tedeschi verso la politica economica del Cancelliere. I tedeschi sono sembrati, a più riprese, poco inclini a pagare la crisi di Grecia e Italia.

Il voto di oggi era anche un banco di prova per la tenuta dell’esecutivo, fiaccato dalle sconfitte elettorali. Un governo che, con il voto di oggi, ha saputo fare una scelta impopolare e coraggiosa: il fondo salvastati passerà a 211 miliardi di euro, invece dei 123 assicurati finora, e introduce la possibilità di acquistare titoli di stato europei sul mercato secondario e di mettere linee di credito a disposizione dei paesi in difficoltà. In base all’accordo raggiunto dal Consiglio europeo il 21 luglio, tutti i parlamenti dei 17 paesi membri dell’Eurozona devono ratificare l’adozione delle nuove misure. Germania e Slovacchia erano però i Paesi “a rischio” e, per ovvie ragioni, un rifiuto tedesco sarebbe stato decisivo. Come lo è il suo assenso.

Il governo guidato da Angela Merkel ha saputo fare una scelta impopolare ma necessaria, anche alla Germania, che per prima verrebbe travolta da un’eventuale crisi dell’euro. Berlino, che abbandonando il marco ha pagato il prezzo più alto sull’altare dell’euro, è in queste settimane chiamata a scelte epocali consapevole che tornare indietro non si può.

La Borsa di Milano procede in rialzo di circa un punto percentuale dopo il voto favorevole del Parlamento tedesco sul rafforzamento della capacita di prestito e dei poteri del fondo salva-Stati. Il Ftse Mib guadagna l’1,07% a 14.898,69 punti e il Ftse All-Share cresce dello 0,85% a 15.652,95 punti.

La misura andrà al voto domani alla Camera alta del Parlamento, dove dovrebbe essere approvata.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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