ESTONIA: Tallin ha l'euro in tasca. Presto nella moneta unica

Sei anni dopo l’adesione all’UE, l’Estonia soddisfa i criteri per adottare l’euro. La Commissione ha annunciato oggi che avrebbe raccomandato ai governi dell’UE di dare il via libera al passaggio della repubblica baltica alla moneta europea nel gennaio prossimo. L’Estonia, la cui moneta è ora la corona, sarebbe così il diciassettesimo paese ad adottare l’euro. Il via libera definitivo spetterà poi al vertice dei capi di stato e di governo di giugno.

Il giudizio positivo di Bruxelles è stato accolto con grande soddisfazione dal governo estone, per il quale l’ingresso nell’euro ha un valore altamente simbolico. A giocare a favore del piccolo paese baltico sono stati i suoi conti pubblici, talmente in ordine da risultare quasi un’anomalia nel quadro europeo, composto da deficit e debiti pubblici ben oltre i paletti fissati dal patto di stabilità e di crescita.

Nel 2009 il governo di Tallin, nonostante una contrazione della crescita del 14,6 per cento, è infatti riuscito a far scendere il rapporto deficit-prodotto interno lordo dal 2,7 all’1,7 per cento, mentre il rapporto debito pubblico-pil è salito dal 4,6 al 7,2 per cento. Le condizioni fissate dal Trattato di Maastricht per l’adozione dell’euro prevedono che i rapporti deficit-pil e debito-pil non possano superare rispettivamente il 3 e il 60 per cento.

L’annuncio è stato dato nel quadro della presentazione di una nuova relazione  dalla quale risulta che altri otto paesi – Bulgaria, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Svezia e Ungheria – non soddisfano ancora i criteri per il passaggio all’euro. Il Regno Unito e la Danimarca hanno scelto di non adottare la moneta europea. Per entrare a far parte dell’area dell’euro occorre avere finanze pubbliche sane e un cambio e prezzi stabili; i tassi d’interesse devono essere bassi e la legislazione monetaria nazionale conforme al diritto dell’UE. L’euro è stato introdotto sui mercati finanziari mondiali nel 1999, mentre le monete e le banconote sono state messe in circolazione tre anni dopo.

“L’ingresso dell’Estonia nella zona dell’euro è un chiaro e importante segnale di fiducia per il futuro della moneta unica”, ha commentato il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. Gli ha fatto eco il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, secondo cui il via libera all’Estonia rappresenta “un segnale forte per la zona euro e, più complessivamente, per l’intera Unione europea”.

L’ultimo paese ad adottare l’euro è stato la Slovacchia, nel 2009. Oggi la moneta europea viene utilizzata quotidianamente da circa 329 milioni di persone, ossia quasi i due terzi dei circa 500 milioni di abitanti dell’UE.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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