Tallinn, capitale baltica dall'anima antica e sguardo al futuro

Il 20 agosto 1991 l’Estonia dichiarava l’indipendenza dall’Unione Sovietica. Uscita dal crollo dell’ URSS in condizioni economiche disastrose, grazie a politiche accorte ed efficaci, il paese ha letteralmente bruciato le tappe entrando a far parte dell’Unione Europea nel maggio del 2004. Nell’arco di un ventennio questa piccola nazione è divenuta una delle più avanzate e tecnologiche del mondo.

Il cuore pulsante della giovane repubblica baltica è la sua capitale Tallinn. Nominata capitale europea della cultura nell’anno 2011, proprio nell’anno in cui l’Estonia, primo fra i paesi del Baltico, adottò l’euro, Tallinn è una città dall’anima antica che discende dalla sua secolare storia.

In epoca medioevale la città fu uno dei più importanti e vitali centri del Mar Baltico, antico porto anseatico sede di importanti scambi commerciali, a lungo conteso tra svedesi, danesi, tedeschi e russi.

Con meno di mezzo milione di abitanti, e’ una capitale a misura d’uomo, dove l’architettura moderna ben si sposa, per un perfetto connubio tra passato e futuro, con gli edifici storici e le atmosfere medioevali che si respirano nella città vecchia, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1997.

Il cuore di Tallin è Raekoja Plads, la piazza del municipio con i suoi palazzi gotici di origine trecentesca. Un dedalo di stradine si irradia dalla piazza dando vita alla città antica, punto di ritrovo degli abitanti della capitale e degli stranieri che affollano i numerosi ristoranti, i cafè, i locali notturni e i negozi della vecchia Tallinn, molti dei quali in stile medioevale.
Addentrandosi tra le case colorate, le torri, le chiese e le antiche mura si ha la sensazione di fare un balzo indietro nel tempo. Camerieri, commessi e ragazzi vestiti in caratteristici abiti d’epoca regalano un ulteriore tocco di folclore, anche se la dimensione “turistica” dell’affascinante centro storico è fin troppo marcata.

L’aria che si respira in città ricorda più quella finlandese di Helsinki, che da Tallinn dista un’ottantina di chilometri via mare, che quella russa.

Per decenni i pochi chilometri che dividono le due capitali baltiche sono stati un confine invalicabile. Fino a poco più di vent’anni fa Helsinki rappresentava l’avanposto più orientale dell’Europa capitalista, sulla sponda opposta del Baltico Tallinn era invece la porta d’accesso alla dittatura comunista. Nel 1991, con il crollo dell’Urss, i finlandesi poterono finalmente viaggiare liberamente verso l’Estonia e gli estoni, a loro volta, raggiungere la vicina Finlandia, avvicinando ancor di più due popoli già affini per cultura e per una reciproca “simpatia” che neanche la dittatura sovietica era riuscita a spezzare. L’economia estone ha notevolmente beneficiato in questi anni degli scambi commerciali tra i due paesi e dei soldi spesi dai numerosi turisti finlandesi, attratti dalla vicinanza e da prezzi per loro più che convenienti.

L’indipendenza dall’Unione Sovietica ha però anche lasciato dietro di sé molte ferite e problemi di difficile soluzione.

Una cospicua seppur minoritaria parte della popolazione estone, in particolar modo a Tallinn, è nata in Estonia ma da etnia russa. Durante gli anni di Stalin l’immigrazione da altre parti dell’Unione Sovietica fu fortemente incentivata allo scopo di “diluire” il sangue estone.

Il problema della cittadinanza è molto sentito. I russi nati e residenti in Estonia devono dimostrare di conoscere la lingua e la storia del paese e devono superare un difficile esame per ottenere il passaporto estone. Un certo pregiudizio degli estoni nei confronti dei “russi” è presente nella società e non è raro che le tensioni latenti tra le due comunità affiorino.

Le relazioni tra Estonia e Russia, già storicamente tese, nonostante la recente firma di un trattato sulla delimitazione dei territori tra i due paesi, sono oggi peggiorate per l’evolversi della situazione internazionale. A seguito della guerra in Ucraina, i paesi del Baltico, preoccupati per la politica aggressiva di Putin e per possibili provocazioni e ingerenze di Mosca a difesa degli interessi dei cittadini russofoni presenti sul loro territorio, hanno chiesto a viva voce, a garanzia della loro integrità territoriale, un rafforzamento della presenza militare NATO nell’area.

Benvenuti a Tallinn, immergetevi nelle incantevoli atmosfere medioevali della città vecchia e tuffatevi nelle fredde acque del Baltico…qui il reportage fotografico

Chi è Luca Vasconi

Nato a Torino il 24 marzo 1973, fotografo freelance dal 2012. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Torino, dopo alcuni anni di vita d’ufficio piuttosto deprimenti decide di mettersi in gioco e abbandonare lavoro. Negli anni successivi viaggerà per il mondo alla ricerca dell'umanità variopinta che lo compone.

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