CIPRO: Elezioni /1 – L'isola spezzata

di Matteo Zola

Cipro è divisa in due parti dal 1974, dopo che le truppe della Turchia invasero e occuparono il 37% del territorio, area che nel 1983 autoproclamarono “Repubblica Turca di Cipro Nord”, dichiarata illegale dall’Onu e riconosciuta soltanto da Ankara. malgrado ciò, Cipro è nell’Unione Europea dal 1 maggio 2004 e lo è nella sua interezza sebbene nella parte occupata dalla Turchia il governo di Nicosia non possa esercitare la sovranità nazionale. In questo clima il 22 maggio prossimo si terranno le elezioni parlamentari.

Cipro è anche la chiave di volta per l’adesione della Turchia all’Unione, avviata nel 2005, ma notevolmente rallentato dal fatto che molti dei 35 capitoli che compongono il processo di adesione non possono essere nemmeno aperti con la questione cipriota irrisolta. Non a caso Angela Merkel, in visita a Nicosia nel gennaio scorso, ha detto che la soluzione della questione cipriota è determinante per l’ingresso di Ankara nell’Unione così come l’applicazione del protocollo di unione doganale. La Turchia infatti non permette l’ingresso nel proprio spazio marittimo e aereo a navi e velivoli da Cipro, poiché non riconosce la Repubblica di Cipro bensì soltanto quella turco-cipriota.

La richiesta turco-cipriota di stabilire relazioni commerciali dirette con l’Ue ha trovato parere negativo in sede comunitaria, a partire dall’ambito giuridico. Nell’ottobre 2010 il Comitato del Parlamento Europeo per le questioni legali, con un voto ad ampia maggioranza ha confermato che il commercio diretto tra Unione e area turco-cipriota occupata è in contrasto la sovranità di Nicosia sull’intero territorio nazionale. Sovranità che viene così confermata.

Cipro sta attraversando l’attuale fase economica internazionale potendo contare su una inflazione bassa, 1.9% a dicembre 2010 (stesso dato della Germania) che rappresenta il terzo più basso livello di inflazione nell’Unione (la cui media è 2.6%), dopo Slovacchia (1.3%) e Olanda (1.8%). Nonostante la crisi, la spesa per il settore dell’istruzione pubblica è passata dal 7.1% del PIL nel 2007 al 7.8% del 2009.

Il Governo presieduto da Christofias (Cipro è una Repubblica Presidenziale) ha una maggioranza composta da Akel (Partito Progressista dei Lavoratori) e Diko (Partito Democratico), la formazione di Tassos Papadopoulos (1934-2008), già Presidente della Repubblica al tempo del referendum sul ‘Piano Annan‘ di riunificazione, bocciato a maggioranza dai greco-ciprioti poiché avrebbe in realtà creato una confederazione con il riconoscimento consequenziale dell’area occupata come Stato. Fino a febbraio 2010 faceva parte della maggioranza anche Edek (Movimento per la Socialdemocrazia), uscito per divergenze con la linea di Christofias sul negoziato bilaterale con i turco-ciprioti.

East Journal, come già con altre elezioni che hanno avuto luogo nell’Europa centro-orientale, seguirà le elezioni presentando i partiti in lizza e raccontando le problematiche del Paese attraverso una serie di approfondimenti e reportage da Cipro.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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