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UNGHERIA: A Budapest riapre lo storico Teatro dell’Opera

Conclusi gli interventi di ammodernamento del teatro di Budapest: riapre al pubblico uno dei simboli della storia e della cultura ungheresi

Le note di Strauss e Brahms hanno celebrato la riapertura al pubblico di uno dei luoghi simbolo della storia e della cultura ungheresi. Sabato scorso, dopo cinque anni di lavoro, la musica è tornata a suonare nel Teatro dell’Opera di Stato, capolavoro in stile neorinascimentale inaugurato nel 1884, che domina il viale Andrássy nel centro di Pest.

Cinque anni di lavori

Gli interventi più qualificanti erano mirati ad ampliare la gamma di possibilità sceniche del palco, per rimettere quello di Budapest in linea con gli standard dei macchinari dei principali teatri d’opera europei. L’ultimo consistente ammodernamento era infatti stato realizzato tra il 1980 e il 1984, per preparare l’edificio al centenario. Per usura e potenzialità però le strutture erano ormai inadeguate.

Per cinque anni opere, balletti e concerti di musica classica sono stati ospitati al teatro Erkel, seconda sede dell’Opera di Stato. Nel frattempo l’edificio di viale Andrássy è stato ammodernato e restaurato. I lavori, la cui fine era prevista inizialmente per il 2020, hanno riguardato tutta la struttura: dai meccanismi del palco alla ristrutturazione di porte e finestre, dagli impianti elettrici, antincendio e informatici a quelli di riscaldamento.

Una grande festa nazionale

A tagliare il nastro della riapertura, trasmessa in diretta dalla televisione pubblica, sono state le massime cariche ungheresi, con in testa il il primo ministro Viktor Orbán, il capo dello Stato János Áder e l’appena eletta Katalin Novák che ne prenderà il posto dal 10 maggio. La serata di gala che si è tenuta sabato scorso ha inaugurato cinque giorni di eventi musicale che segnano la restituzione agli ungherese di uno dei simboli della capitale.

“A che varietà di eventi ha assistito ed è sopravvissuto questo edificio: guerre e rivoluzioni, conquistatori e varie forme di governo, occupazione e libertà riconquistate”, ha sottolineato Áder, distinguendo tra “registi che hanno dato vita a un’età d’oro dell’Opera e alcuni sicuramente indegni del loro incarico”.

Un teatro degno di una capitale

La costruzione del teatro più importante della capitale inizia nel 1875, durante il lungo regno di Francesco Giuseppe I (1848-1916). Sono gli anni immediatamente successivi alla fusione di Buda e Pest per diventare la capitale del Regno d’Ungheria, alla quale si vuole dare un teatro all’altezza. Per farlo ci si affida a Miklós Ybl, architetto ungherese all’epoca tra i più importanti in Europa. L’inaugurazione risale al 27 settembre 1884, dopo nove anni di lavori.

L’edificio contiene affreschi e sculture di pregio, e raccoglie intorno a sé simboli nazionali legati alla musica, come ad esempio la statua di Ferenc Erkel, compositore e pianista autore dell’inno magiaro. Da luogo simbolo quale è, ha da sempre rappresentato l’eccellenza ungherese nel campo della musica, ed è stato legato a personaggi ed eventi della storia della cultura europea, come quando dal 1888 al 1891 fu diretto da Gustav Mahler, o nel 1886 ospitò una prima di Johannes Brahms.

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Immagine: Wikipedia

Chi è Andrea Rapino

Nato nel 1973 a Lanciano, in Abruzzo, dove vive e lavora come giornalista professionista, si è laureato in Storia a Bologna con una tesi sulla letteratura serba medievale, e ha frequentato la scuola di giornalismo dell'Università di Roma - Tor Vergata. Si occupa di cronaca, sport e cultura per diverse testate locali. Ha iniziato a scrivere per East Journal dal dicembre 2021.

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