Tag Archives: resistenze

RESISTENZE: Eusebio Giambone, tornitore torinese

Con Eusebio Giambone, tornitore, concludiamo la rubrica "Resistenze". Abbiamo scelto un italiano, un piemontese, malgrado scopo della rubrica fosse pubblicare le lettere dei condannati a morte dell'est Europa. La lettera alla figlia è una lettera a noi tutti, figli di quei caduti polacchi, jugoslavi, albanesi, cecoslovacchi, e -naturalmente - italiani. Questi ultimi possiamo andarli a trovare il prossimo 25 aprile. Eusebio Giambone è stato fucilato alle carceri Nuove di Torino, se vorrete passare a salutarlo lo troverete ancora lì, insieme a tutti gli altri morti perché viva l'Italia, per la giustizia e per la libertà

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RESISTENZE: Frank Mernik, contadino jugoslavo

"Resistenze", la rubrica che ci propone le lettere dei condannati a morte della resistenza dell'est Europa, ci racconta oggi di Frank Mernik, contadino di 36 anni. Arrestato nel marzo del 1944 per aver dato assistenza a dei partigiani, fu tenuto prigioniero nelle carceri di Maribor, in Slovenia, torturato e fucilato il 16 giugno del 1944.

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RESISTENZE: Ignoto sudeto

La rubrica "Resistenze", che vi proporrà settimanalmente le lettere dei condannati a morte della resistenza dell'est Europa, oggi vi mostra il messaggio di un ignoto sudeto, scritto in tedesco. Un inno alla pace e all'antinazismo proprio da quelle persone che Hitler sosteneva di difendere in nome del pangermanesimo.

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RESISTENZE: Kostantinos Sirbas, barbiere greco

Si torna in Grecia con la rubrica "Resistenze", che ci racconterà fino al 25 aprile le lettere dei condannati a morte della resistenza nell'Est Europa. Oggi si parlerà del triste epilogo di Kostantinos Sirbas, impiccato a 22 anni, la cui condanna è stata ripetuta più volte a causa della rottura del cavo. Viene fatto prigioniero durante uno scontro armato con un gruppo di tedeschi, dove 8 soldati nazisti furono uccisi.

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RESISTENZE: Lidija Šuput, impiegata di banca jugoslava

Inizia con gli ultimi momenti di vita di Lidija Šuput, impegata bancaria jugoslava, la rubrica "Resistenze". Lidija, giovane donna, incinta, staffetta partigiana, viene arrestata a Belgrado il 19 febbraio 1943, torturata e condannata a morte. La fucilazione avverrà dopo la nascita della bambina, Vesna. Una toccante testimonianza della forza dei deboli.

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