Tag Archives: libertà di stampa

UCRAINA: Media e giornalisti minacciati dalla censura?

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Il ministero della Cultura, della Gioventù e dello Sport ucraino ha presentato al parlamento un disegno di legge al fine di cambiare la legislazione sui media e la disinformazione. Una proposta, però, che solleva le critiche dell’opposizione e dei giornalisti, i quali vedono minacciati i loro diritti alla libertà di opinione.

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CROAZIA: I giornalisti scendono in piazza

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Sabato scorso i giornalisti sono scesi in piazza, a Zagabria, per protestare contro le migliaia di denunce intentate a loro carico. Un atto di intimidazione e un tentativo di imbavagliare gli operatori dell'informazione. Centro dello scontro, la televisione pubblica HRT.

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TURCHIA: Liberato il reporter Bureau. Centinaia i giornalisti ancora in cella

Loup Bureau, il reporter francese detenuto in Turchia per oltre 50 giorni, è rientrato a Parigi. Rimane per lui il rischio di una condanna in contumacia ad Ankara. Intanto, nella Repubblica presidenziale turca, i giornalisti ancora in cella sono oltre 160 e non si fermano gli arresti di ex 007, imam e militari accusati di far parte della rete golpista di Fethullah Gülen.

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POLONIA: Il governo mette la museruola alla TV pubblica

Dopo la Corte Costituzionale, il governo di Diritto e Giustizia prende di mira le emittenti pubbliche con una nuova legge che ha già ricevuto il benestare del presidente Duda. Piovono critiche, anche oltre-oceano. I polacchi tornano a protestare mentre la Commissione Europea fissa il dibattito per mercoledì 13.

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UCRAINA: Il pasticcio delle sanzioni. Cancellati i nomi dei giornalisti BBC

Con decreto presidenziale Kiev ha introdotto le proprie sanzioni nei confronti di personalità fisiche e giuridiche legate al Cremlino. Nella lista nera preparata dal Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale sono entrati a far parte numerosi giornalisti, tra cui anche alcuni reporter della BBC. Le numerose proteste che ne sono scaturite hanno costretto Poroshenko a fare un passo indietro.

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Il mestiere della penna nell'Europa del dopo Charlie

“Niente sarà più come prima” – è ciò che si dice dopo ogni tragedia o evento di una certa dimensione e rilevanza per l’opinione pubblica. Lo si è sentito anche nel gennaio 2015 dopo l’attentato che ha decimato la redazione di Charlie Hebdo, e dopo l’imponente manifestazione di risposta e …

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GRECIA: Rischio oligarchia nel settore dell'informazione

Forti proteste sono scoppiate in Grecia in seguito a un controverso emendamento votato dalla maggioranza di governo che siede oggi in Parlamento. La modifica in questione riforma un settore molto delicato, quello dell’informazione, e lo fa ammorbidendo e allentando le restrizioni previste per i conflitti di interesse: permetterà, infatti, agli …

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East Journal è comunista?

RUBRICA: J’accuse E’ accaduto che tra i termini di ricerca con i quali i lettori giungono al nostro sito, abbia fatto la sua comparsa un sinistro (è il caso di dirlo) “East Journal è comunista?”. In passato più volte è accaduto che venissimo tacciati di qualche “-ismo“, di destra o …

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GRECIA: L'affaire Vaxevanis, incarcerato l'Assange greco

Si chiama Costas Vaxevanis, è un giornalista greco, ha pubblicato sulla sua rivista Hot Doc una lista di evasori fiscali eccellenti. E’ la cosiddetta “lista Lagarde”, un elenco di 2059 presunti evasori, possessori greci e ciprioti di conti correnti sulla banca britannica Hsbc. Il processo comincia oggi ma ieri è …

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POLONIA: Legge "bavaglio" alla polacca. I giornali protestano

di Eitan Yao La Polonia rischia di seguire le orme della Slovacchia di Fico e dell’Ungheria di Orban convertendosi nell’ultimo paese dell’Europa centro-orientale che approva una riforma restrittiva della legislazione sulla stampa. Questo é, ad ogni modo, quello che temono 57 tra direttori di giornali e settimanali che hanno firmato …

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TURCHIA: Giornalisti dentro, criminali fuori

di Murat Cinar  da Glob 011 In Turchia, in questo momento, sono più di cento i giornalisti detenuti. Nel frattempo, invece, è caduto in prescrizione il processo che cercava da anni i responsabili del Massacro di Sivas. Dopo 375 giorni di prigionìa, Ahmet Şık, Nedim Şener, Sait Çakır e Coşkun …

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UZBEKISTAN: Un social network per scovare i dissidenti

di Massimiliano Ferraro Immaginate uno dei regimi più repressivi del mondo, da sempre sulla lista nera per il mancato rispetto dei diritti umani, che improvvisamente decide di impegnarsi a promuovere la libertà di informazione attraverso i social network. Sembra una follia, eppure è ciò che sta accadendo proprio in questi …

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UNGHERIA: Il signor Schulz e la stampa libera

traduzione di Silvia Miani I politici, indipendentemente dal partito cui appartengono, dovrebbero tenersi alla larga dai media. “Ammetto che a volte i giornalisti possano metterci a disagio, ma dal punto di vista del funzionamento della democrazia sono irrinunciabili” ha riportato al nostro giornale Martin Schulz, capo della rappresentanza parlamentare del …

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SERBIA: Libertà di stampa, ancora da conquistare

di Filip Stefanović Nell’ultima classifica sulla libertà di stampa, pubblicata a ottobre 2010 da Reporters sans frontières, la Serbia si colloca tra i paesi semi-liberi, all’85° posto. Il dato è interessante se rapportato alla stessa classifica dell’anno precedente (2009), nella quale il paese figurava ancora al 62° posto: 23 posizioni …

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UNGHERIA: Manifesto per la libertà di stampa

di Claudia Leporatti L’Ungheria è una repubblica democratica in cui la carta stampata ha ancora una circolazione piuttosto buona, un Paese in cui i principÎ e i diritti sono molto sentiti dalla popolazione. Piccolo e raccolto, uno stato del genere non può accettare in silenzio il passaggio di una legge …

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UNGHERIA: Budapest ha la sua 'legge bavaglio'

Matteo Zola pubblicato su Narcomafie Lo scorso aprile l’Ungheria ha votato per il rinnovo del Parlamento. Dopo otto anni di dominio socialista, ha vinto il partito di centrodestra Fidesz, guidato da Victor Orban, poi nominato Primo Ministro. Il partito socialista è l’erede diretto del Partito Socialista Operaio Ungherese, al potere …

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L’Ungheria non può stare in Europa

22 dicembre 2010, da Il Fatto Quotidiano Questa volta non è uno scherzo. In Ungheria da sei mesi governa il centro-destra. Ha il 70% dei seggi in Parlamento: la Costituzione non è più un problema! “Il popolo ha parlato: è la democrazia, bellezza!” E così, il governo ha fatto una …

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