GEORGIA: Elezioni presidenziali, si va al secondo turno

Domenica 28 ottobre, i georgiani si sono recati alle urne per le elezioni presidenziali, che hanno visto passare al secondo turno i due principali candidati in corsa. Salome Zurabishvili ha ottenuto il 38,7% dei voti contro il 37,7% ottenuto dal principale candidato dell’opposizione Grigol Vashadze. Entro il primo dicembre si svolgerà il secondo turno elettorale.

I contendenti

Non avendo superato il 50% più uno dei consensi, Zurabishvili non solo non ha ottenuto l’elezione direttamente al primo turno, ma si ritrova ora in un testa a testa all’ultimo voto per il ballottaggio, avendo ottenuto un margine nettamente inferiore alle aspettative rispetto al suo principale contendente – con cui condivide molti aspetti della sua linea politica. Sia Zurabishvili che Vashadze hanno infatti condotto la loro campagna sulla base di istanze simili: la promessa era per entrambi quella di avvicinare ulteriormente la Georgia all’Unione Europea e alla NATO.

Nata e cresciuta in Francia, la Zurabishvili è sostenuta dal “Sogno Georgiano”, il partito fondato da Boris “Bidzina” Ivanishvili. Agli occhi di molti, il voto di domenica è stato considerato come un momento emblematico per il Sogno Georgiano, che negli anni passati ha dovuto fronteggiare crescenti critiche. Prima del suo ingresso in politica nel contesto georgiano, Zurabishvili è stata ambasciatrice francese in Georgia. Avvicinatasi alla politica grazie a Saakashvili, che la nominò brevemente Ministro degli Esteri, Zurabishvili ha fondato un suo partito (“La Via Georgiana”) – che ha guidato fino al 2010. Qualora dovesse vincere il ballottaggio, Zurabishvili sarebbe la prima donna a guidare uno stato del Caucaso del Sud.

Il monitoraggio delle elezioni

Le elezioni del 28 ottobre sono state le ultime a suffragio diretto: in futuro, il presidente sarà scelto attraverso un collegio elettorale composto da trecento legislatori e ufficiali locali. Con l’obiettivo di accertare il rispetto degli standard internazionali di voto – in conformità con gli impegni OSCE e con la legislazione nazionale – l’OSCE ha monitorato lo svolgimento delle elezioni. Sotto la guida dell’ambasciatore Geert-Hinrich Ahrens, 14 esperti internazionali situati a Tbilisi sono stati raggiunti il 26 settembre da 28 osservatori a lungo termine. Altri 350 osservatori a breve termine hanno poi monitorato le urne durante il voto.

La carica presidenziale ha perso parte della propria centralità politica negli ultimi anni, per via del progressivo trasferimento di poteri al Primo Ministro. Nonostante il crescente indebolimento della carica, però, la figura del Presidente riveste ancora un ruolo chiave – mantenendo una grande influenza politica e contribuendo a determinare l’immagine della Georgia all’estero.

Immagine: 1tv.ge

Chi è Giulia Tempo

Laureata in "Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione" presso l'Università degli Studi di Torino, frequenta un Master in "International Relations" alla London School of Economics. In precedenza ha frequentato un Minor in"Globalisation and Development" presso la Maastricht University. Parla inglese, francese e studia russo.

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Un commento

  1. Quanto a donne Capi di Stato nello spazio post sovietico, non c’è già un precedente in Kirghizistan?

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