GERMANIA: Miscellanea berlinese, di papi, cancellieri e futuri sindaci

DA BERLINO – Per caso (immagino) chi sta scrivendo quasi mai è stato contemporaneamente nella stessa città con il papa, se escludiamo sporadiche giornate a Roma per turismo o lavoro. Non ero in Repubblica Domenicana con Wojtyła nel settantanove -in questo caso mi mette al riparo da accuse di relativismo il fatto che avessi sei mesi- e nemmeno a fine agosto in Spagna con Ratzinger. Ma (ancora: immagino) per caso sarò a Berlino il ventidue settembre quando Benedetto XVI sbarcherà in città dando inizio al proprio pellegrinaggio in Germania. Chi fosse interessato alle specifiche può fare un salto sul sito ufficiale (eccolo) e tenere d’occhio il countdown sulla destra. Ratzinger, si legge, volerà con un aereo Lufthansa battezzato «Ratisbona». Al seguito: cento persone.

In volo (un paio d’ore) verrà servito (a tutte e cento le persone?) un variegato menù incentrato su specialità italiane e tedesche. Prima della messa all’Olympiastadion capatina del Presidente della Repubblica Federale Christian Wulff e Angela Merkel. Incipit imprescindibile per sottolineare quanto la capitale tedesca stia vivendo un periodo di grande fermento. Infatti, a ridosso del papa -recitano i cartelli- anche il cancelliere si concederà una uscita pubblica in città: «Die Kanzlerin kommt» il diciassette settembre. Tuttavia in questo caso va specificato che la Merkel non arriverà alla piazza dello speach con un aereo battezzato Amburgo, essendo residente a dieci minuti di metro/cinque di delegazione con scorta.

Un evento che anticipa la tornata amministrativa del giorno successivo, quando i berlinesi saranno chiamati a votare il sindaco. Candidati, l’attuale primo cittadino Klaus Wowereit (Spd, favorito. Sarebbe per lui il terzo mandato), Renate Künast dei verdi (altra quotata decorosamente), Frank Henkel della Cdu, Harald Wold di Die Linke, Cristoph Meyer per i liberali, nonché esponenti dei movimenti minori. In più verranno eletti i rappresentanti dei singoli quartieri, con possibilità di voto esteso anche ai non tedeschi residenti (nota bene: non tedeschi residenti ma comunitari. Per i non comunitari residenti, e sono un bel gruzzolo, niente da fare*.)

Ecco dunque il motivo della curiosa gemmazione di manifesti sui pali della luce e alberi, diversi in ogni area: i volti in primissimo piano, associati a nomi poco conosciuti, appartengono a candidati dei vari Kreuzberg, Schöneberg, Mitte, Prenzlauerberg e via. Elemento di particolare interesse la prestazione del neonato BIG Partei, acronimo che sta per Bündnis für Innovation und Gerechtigkeit, traducibile con alleanza per l’innovazione e la giustizia. In questo caso giustizia sociale poiché si tratta di movimento fondato da cittadini mussulmani che pongono al centro del programma i diritti dei migranti e la loro integrazione (più che altro nel sistema scolastico e linguistico. Da segnalare screzi con la comunità omosessuale per dichiarazioni di certi esponenti interpretate come denigratorie: a ciò è seguita una rettifica di BIG, reputata credibile con differenti livelli di convinzione.)

Dicono Berlino sia una città proiettata nel futuro e tendenzialmente è pure vero. Però non al punto tale da sapere già con sicurezza come finirà la tornata elettorale (riguardo il papa possiamo invece vantare maggiori garanzie: su tutto, le presenze di voci di protesta ad organizzare colorati caroselli.) Ad ogni modo per la Cdu (la capitale non è roccaforte conservatrice) c’è ragione di presupporre un risultato non eccellente: sperare in numeri decorosi è quantomai atto di fede. Si tratterebbe, per altro, di prestazione in linea con le recenti batoste raccolte dalla Cdu su tutto il territorio: il partito della Merkel quest’anno ha infatti collezionato sei elezioni regionali dai numeri sconsolanti, terminate con il recente exploit in Mecleburgo-Pomerania dove è stata compiuta l’impresa di raggiungere il peggior risultato di sempre: ne riferiremo.

* Sebbene fiocchino le iniziative per il diritto di voto a qualsiasi residente straniero. Info del progetto qui. Chi mastica pochino il tedesco clicchi il tasto translate in alto a destra e scelga l’idioma più familiare.

Chi è Gabriele Merlini

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3 commenti

  1. Bel pezzo, una precisazione: il voto amministrativo per tutti i cittadini UE residenti dovrebbe esistere in tutti i 27 stati dell’Unione, nevvero?

    ciao,
    d.

    • Penso proprio di sì (in riferimento alla precisazione sul voto amministrativo per cttadini EU in paesi EU.) Tuttavia potrei essermi perso qualcosa per strada. Mi informo.

      Gab.

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