Due esplosioni sono avvenute in un palazzo di Solidarnosti Prospekt, a San Pietroburgo. Lo riportano media locali russi. Il palazzo, di sedici piani, è stato danneggiato gravemente. Sul posto ci sono i servizi speciali russi.
Anche se alcuni giornali lasciano intendere che queste esplosioni siano episodi di terrorismo, il capo dell’amministrazione distrettuale, Konstantin Serov, ha dichiarato all’agenzia Interfax che si è trattato di un incidente dovuto a lavori edilizi in corso nello stabile. I detriti hanno danneggiato anche alcune macchine parcheggiate nell’area ma si conferma l’assenza di feriti.
Il luogo dell’esplosione si trova ad appena settecento metri da dove questa mattina l’FSB – i servizi di sicurezza russi – ha arrestato tre uomini sospettati di avere legami con il presunto terrorista responsabile dell’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo avvenuto lo scorso 3 aprile. Nel loro appartamento è stato rinvenuto dell’esplosivo che sarebbe servito a colpire proprio dei palazzi residenziali in città. Un’ipotesi che richiama direttamente gli attentati del 1999 quando tre palazzi, due a Mosca e uno nel Daghestan, furono fatti esplodere causando più di 300 morti. Allora la responsabilità fu attribuita al terrorismo ceceno, offrendo a Putin un pretesto per riprendere la guerra in Cecenia,
Questa volta però non sembra ci siano connessioni con il terrorismo. L’evento ha tuttavia allarmato la popolazione residente nel quartiere, in parte sfollata per favorire l’operazione di arresto dei presunti complici dell’attacco alla metropolitana. Ora la situazione sembra essere tornata sotto controllo.