UCRAINA: I russi bombardarono il Donbass, lo rivela il rapporto Bellingcat

Nel 2014 l’artiglieria della Federazione Russa ha bombardato direttamente l’Ucraina a partire dal territorio russo. Lo rivela un nuovo rapporto di Bellingcat, gruppo britannico di ricerca investigativa open-source, firmato da Sean Case.

Secondo il ricercatore britannico in almeno 149 casi le unità di artiglieria delle Forze Armate Russe hanno sparato direttamente verso il territorio ucraino; in altri 130 casi lo stesso evento viene giudicato probabile benchè non certo. Bellingcat arriva a questa conclusione, giudicata come una stima conservativa, a partire dall’analisi balistica di 408 siti di crateri d’impatto sul territorio ucraino, di cui 127 a meno di tre chilometri dalla frontiera russa.

Sono migliaia, secondo Bellingcat, i proiettili sparati dalle forze russe verso l’Ucraina, a partire dall’inizio di luglio 2014 in crescendo verso agosto e settembre, attraverso tutta la linea di frontiera nelle regioni di Donetsk e Lugansk, in un momento cruciale per il conflitto separatista, aiutando a respingere gli sforzi dell’esercito ucraino volti a riprendere il controllo dei territori ribelli. L’azione diretta dell’artiglieria russa fu tanto efficace che entro fine agosto l’esercito ucraino dovette ritirarsi da tutto il confine, permettendo il rifornimento dei separatisti, e in seguito perdendo buona parte del territorio che aveva riconquistato nell’offensiva estiva.

“In base alla frequenza, distribuzione spaziale e scala degli attacchi d’artiglieria considerati nel rapporto è impossibile concludere che si sia trattato di meri incidenti o di atti non coordinati di singoli comandanti. Questi attacchi possono pertanto essere considerati solo come atti di guerra della Federazione Russa contro l’Ucraina.”

In alcuni casi le postazioni dell’esercito ucraino nei pressi della frontiera, volte a impedire i rifornimenti dalla Russia alle forze separatiste, sono state subissate da bombardamenti massicci dalla Russia. “Nel caso del checkpoint di Dolzhanskyy, si può vedere dalle immagini satellitari come il 16 luglio la postazione fosse stata ricoperta da centinaia di criteri d’artiglieria, ciascuno di vari metri di larghezza, annichilendo la postazione militare ucraina. I ricercatori hanno tracciato il fuoco a una batteria di MLRS (multiple-launch rocket system) a pochi chilometri di distanza, in territorio russo.

I risultati dell’analisi evidenziano l’esistenza di un conflitto militare diretto tra la Russia e l’Ucraina nell’estate 2014. Già allora ufficiali ucraini e statunitensi avevano denunciato che unità militari russe erano attive nel conflitto, presentato ai più come un conflitto tra il governo di Kiev e ribelli filorussi. Tali accuse erano state in seguito corroborate da altri rapporti che documentavano la presenza e la morte di militari russi in Donbass – come denunciato anche nel rapporto Nemtsov – così come la persistente presenza di equipaggiamento militare e sostegno civile della Federazione Russa nei territori occupati.

La Russia ha costantemente negato di aver alcun ruolo nel conflitto – e tantopiù di aver condotto azioni dirette di bombardamento attraverso il confine. Il bombardamento è stato prima denunciato dagli ufficiali ucraini e quindi corroborato dalle immagini satellitari fornite dalle NATO. Kiev e la NATO hanno anche presentato prove di un ampio coinvolgimento militare russo in Ucraina orientale, inclusa fanteria senza mostrine e la consegna di tank e altri equipaggiamenti militari pesanti russi alle milizie separatiste.

Dopo aver ripetutamente negato la presenza di forze russe in Crimea, il presidente Putin ha infine riconosciuto di avervi inviato forze dalla Federazione Russa, e nel marzo 2015 ha affermato di aver ordinato un piano per prendere il controllo della penisola ucraina.

Il conflitto in Ucraina orientale ha causato oltre 9.750 morti dal marzo 2014. I negoziati internazionali, culminati nell’accordo di Minsk, non sono riusciti a mettere fine del tutto ai combattimenti, che proseguono a bassa scala.

Il gruppo Bellingcat ha già investigato anche sul disastro aereo del MH-17 della Malaysia Airlines nel luglio 2015 nei cieli dell’Ucraina orientale, smentendo la versione ufficiale russa. Nel novembre 2014 Bellingcat sostenne che “l’esercito russo ha fornito ai separatisti in Ucraina orientale il missile BUK”, probabile colpevole del disastro, due anni prima che un’investigazione ufficiale arrivasse a conclusioni analoghe.

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Estensione approssimativa del territorio sotto controllo separatista (Fonte: Consiglio di Sicurezza e Difesa Ucraino). Da in alto a sinistra: 4 luglio 2014, 21 luglio 2014, 18 agosto 2014, 11 settembre 2014.
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Esempio di postazioni d’artiglieria MLRS con tracce visibili da attacchi multipli. Presso Primiusskiy, Russia (47.853066 38.933313).

Foto e illustrazioni: Bellingcat

Chi è Andrea Zambelli

Andrea Zambelli è uno pseudonimo collettivo usato da vari membri della redazione di East Journal.

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