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MITTELEUROPA: Si rinnova la cooperazione militare fra Italia, Ungheria e Slovenia

La Multinational Land Force (MLF) venne istituita nel 1998 al fine di rafforzare la cooperazione militare fra Italia, Ungheria e Slovenia; ratificata in Italia con la legge 106/2000, la MLF è costituita da tre battaglioni di fanteria (uno per ogni singolo Paese coinvolto), un reggimento d’artiglieria (fornito dall’Italia stessa) e diverse unità di supporto, con l’aggiunta dei necessari Elementi di Supporto Nazionali (NSE).

Plasmata sull’intelaiatura della Brigata Alpina “Julia”, la MLF può esser impiegata da organizzazioni internazionali e sovranazionali quali l’Unione Europea, la NATO, l’ONU e l’OSCE negli scenari in cui le suddette si trovino ad operare.

Rinnovare l’intesa

Il 18 novembre 2014, a Bruxelles, venne firmato un accordo fra i tre Stati al fine di aggiornare modalità e finalità dell’intesa stessa; in quella data, si pensò di arricchire il trattato istitutivo della MLF con la manifesta volontà di contribuire al mantenimento della sicurezza e della stabilità internazionali.

Questo, da realizzarsi attraverso la realizzazione di attività addestrative congiunte da effettuarsi in tempi di pace mentre, nell’eventualità di una crisi non solo globale ma soprattutto regionale, si postulò la possibilità di schierare reparti della Multinational Land Force con finalità deterrenti.

L’accordo raggiunto a Bruxelles nel 2014, in Italia, venne approvato dal Senato nel giugno dello scorso anno e, in questi giorni, è approdato sul tavolo della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, con Alessio Tacconi (Partito Democratico) come relatore.

Il contenuto del testo

Nel disegno di legge in oggetto viene confermato quanto appena espresso e viene specificato che, per parte italiana, le spese specifiche dell’accordo, stando a una prima relazione di carattere tecnico, ammonterebbero a circa 18.000 euro l’anno, in base a quanto previsto proprio dall’articolo 3 del trattato MLF, secondo cui si rende necessaria la partecipazione di alti ufficiali italiani a riunioni aventi natura politico-militare in Slovenia e Ungheria, al fine di supportare l’implementazione della catena di comando e controllo della MLF.

Ancora, la durata del trilaterale avrà carattere indefinito, fermo restando la possibilità di recedere da esso con almeno 12 mesi di preavviso per iscritto.

La Multinational Land Force potrà esser dispiegata solo con il preventivo e unanime consenso dei tre paesi e potrà essere impiegata solo su mandato dell’Organizzazione delle Nazioni Unite o di un’altra similare organizzazione internazionale.

La struttura della MLF

La MLF avrà al proprio vertice un gruppo direttivo di natura politico-militare, composto da alti rappresentanti dei diversi Ministeri della Difesa e degli Stati Maggiori nazionali; tale unità, coadiuvata da un gruppo di lavoro ristretto con esperti dei settori strategici e militari, avrà il compito di guidare le operazioni della Multinational Land Force.

Per l’Italia, è previsto il ruolo di capofila, dovendo fornire alla MLF il proprio comandante e parte del personale civile e militare del quartier generale, rinforzata su base permanente da personale sloveno ed ungherese.

Costi di gestione e mantenimento saranno a carico del bilancio congiunto; all’accordo, con l’approvazione unanime di Italia, Ungheria e Slovenia, potranno aderire anche altri Paesi dell’area, oltre alle varie forze militari d’inquadramento NATO, o provenienti da Paesi europei o amici, secondo la cosiddetta dottrina della “open door policy”.

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