UNGHERIA: Fidesz stravince anche al secondo turno

Si sono chiusi ieri sera i seggi in Ungheria per il secondo turno delle elezioni politiche. Secondo le proiezioni basate sul 75% delle schede scrutinate, i conservatori di Fidesz hanno ottenuto una maggioranza dei due terzi. Meno della metà degli aventi diritto hanno votato. L’affluenza è risultata del 48%, molto più bassa del primo turno, e di quattro anni fa (oltre il 64% in ambo i casi).

Le scene tumultuose del primo turno, con lunghe file degli elettori davanti i seggi alla chiusura in attesa ancora di poter entrare a votare, questa volta non si sono verificate. Si votava solo in 57 circoscrizioni uninominali su 176, dove al primo turno non era stato aggiudicato nessun seggio. Oltre questi 57 seggi, ne saranno ripartiti anche altri 64 fra le liste proporzionali con voti residui.  Come nelle previsioni, i conservatori (Fidesz) di Viktor Orban hanno conquistato, stando alle prime stime, due terzi dei seggi nel futuro Parlamento.  Con tale maggioranza avranno un potere eccezionale in base alla Costituzione ungherese.

(ANSA)

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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