Sachalin trasferta più lunga del mondo

CALCIO: Russia coast-to-coast, la trasferta di campionato più lunga del mondo

Ogni campionato ha una trasferta lunga, con i suoi problemi logistici e le sue necessità organizzative. In Russia, viste le dimensioni del paese e visto che le prime due divisioni della piramide calcistica sono a girone unico, il problema può diventare ulteriormente pressante. Nella prossima stagione si ripeterà per la seconda volta (era già avvenuto nel 2014/15) la trasferta più lunga del mondo, tra due squadre che hanno più di un terzo della circonferenza terrestre a dividerle e che si affacciano una sul mar Baltico e una sull’oceano Pacifico.

Da una parte c’è il Baltika di Kaliningrad, capoluogo dell’omonimo oblast’ annesso dall’Unione Sovietica al termine della Seconda Guerra Mondiale e russificato forzatamente, anche attraverso l’allontanamento della popolazione tedesca della città, un tempo nota come Königsberg. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 l’oblast’ restò sotto il controllo della Russia, trasformandosi in una exclave, un territorio esterno ai confini nazionali. La regione di Kaliningrad dista dalla Russia 350 km: per raggiungere la Russia “vera e propria” è necessario attraversare almeno altri due stati (Lituania e Lettonia oppure Lituania e Bielorussia).

Dall’altra parte – in tutti i sensi – c’è invece il Sachalin di Južno-Sachalinsk, capoluogo dell’oblast’ insulare di Sachalin, un’isola nell’oceano Pacifico che sorge a brevissima distanza dal Giappone e che in passato ricoprì il ruolo di colonia penale per via delle difficili condizioni ambientali. Russia e Giappone si sono disputate la sovranità sull’isola in diverse occasioni durante il XIX e XX secolo. L’ultimo passaggio di mano è avvenuto nel 1945 al termine della Seconda Guerra Mondiale, pochi giorni prima della resa giapponese. La squadra di calcio è stata fondata nel 2004 (una precedente formazione era esistita da fine anni ’60 agli anni ’90) e ha ottenuto quest’anno la vittoria nel girone Est della Russian Professional Football League, la terza divisione del campionato russo, guadagnando così per la seconda volta la promozione in Russian National Football League, il più basso livello a girone unico nel sistema di lega del paese. Il miglior marcatore della squadra è stato Aleksandr Gagloev, ventiseienne nato a Tskhinvali, attualmente capitale dell’Ossezia del Sud.

Kaliningrad e Južno-Sachalinsk distano l’una dall’altra 7490 km in linea d’aria, con una differenza di otto fusi orari. Una distanza che può essere coperta in oltre 10.000 km di strada (attraversando i confini di Lituania e Lettonia e lambendo quelli di Kazakistan, Mongolia e Cina per un viaggio stimato di 141 ore) o con un volo aereo di circa dodici ore. Soprattutto, però, la promozione del Sachalin in seconda divisione è una buona notizia per un’ex colonia penale famosa per essere descritta da Anton Čechov come “il limite estremo della degradazione umana”.

Il Baltika Kaliningrad doveva già prima di quest’anno affrontare due trasferte molto scomode, quella a Chabarovsk contro lo SKA-Ėnergija e quella a Vladivostok contro il Luč-Ėnergija. Precedentemente, la trasferta più lunga era stata quella affrontata dalla squadra di Kaliningrad nel 1994 e nel 1995, contro l’Okean di Nachodka, città che sorge a est di Vladivostok e che dista 7425 km in linea d’aria dalla città baltica. Di queste squadre, la più fortunata è stata senz’altro il Luč-Ėnergija, che tra il 2005 e il 2008 ha giocato in Prem’er-Liga, il campionato di massima divisione. Famosi due episodi: l’ira del portiere del CSKA Mosca Igor’ Akinfeev che, dopo aver patito una sconfitta 4-0 a Vladivostok, suggerì che il Luč-Energija avrebbe fatto meglio a unirsi al campionato giapponese. E la zingaresca avventura di tre tifosi dello Zenit San Pietroburgo che, nel 2006, affrontarono 9500 km di strada per seguire la propria squadra in trasferta. L’auto non fu in grado di ripartire da Vladivostok e i tre tifosi furono costretti a tornare in Transiberiana (un viaggio lungo una settimana), ma la società dello Zenit regalò loro una macchina nuova ed espose la vecchia nel museo del club.

Per Luč-Energija e SKA-Ėnergija i problemi in termini logistici sono parecchi: il chilometraggio totale della squadra – in linea d’aria – in una stagione può arrivare a sfiorare i 200.000 km, con l’unico sollievo della trasferta reciproca, di “soli” 760 km. Oltre al dispendio in termini di viaggi, che pone diversi problemi di sostentamento economico ai due club, le trasferte pongono anche altre questioni relative al recupero dei giocatori dopo viaggi così lunghi e al jet-lag causato dai diversi fusi orari in cui si trovano rispetto alla maggior parte delle altre squadre del campionato.

Foto: Anton Maksimenko (fc-sakhalin.ru)

Chi è Damiano Benzoni

Giornalista pubblicista, è caporedattore della pagina sportiva di East Journal. Gestisce Dinamo Babel, blog su temi di sport e politica, e partecipa al progetto di informazione sportiva Collettivo Zaire74. Ha collaborato con Il Giorno, Avvenire, Kosovo 2.0, When Saturday Comes, Radio 24, Radio Flash Torino e Futbolgrad. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla democratizzazione romena, ha studiato tra Milano, Roma e Bucarest. Nato nel 1985 in provincia di Como, dove risiede, parla inglese e romeno. Ex rugbista.

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