RIO 2016: Dalla Georgia a Rio, madre e figlio gareggeranno insieme

Non sono ancora iniziati, ma custodiscono già un curioso record. Infatti, i Giochi Olimpici di Rio 2016, in programma in estate, ospiteranno per la prima volta una coppia di atleti composta da una madre e un figlioNino Salukvadze e Tsotne Machavariani, due tiratori a segno georgiani. Nella storia delle Olimpiadi sono state proposte 56 volte una coppia composta da padre e figlio, 12 volte da padre e figlia e, infine, 2 volte da madre e figlia. Ma mai una coppia composta da un ragazzo e dalla sua mamma.

Nata nel 1969 a Tbilisi, Nino Salukvadze è una delle icone sportive più splendenti del Paese caucasico. Tiratrice da quando aveva 13 anni, attualmente quando non si allena si occupa di sociologia in patria. La sua è una carriera olimpica da record: in terra brasiliana eguaglierà il primato della canoista italiana Josefa Idem partecipando alla sua ottava edizione, dopo aver rappresentato l’Unione Sovietica a Seul 1988, la Comunità degli Stati Indipendenti a Barcellona 1992 e infine la Georgia ad Atlanta 1996, Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012. Primato che condividerà però anche con la collega serba Jasna Šekarić. Nella prossima spedizione, la georgiana avrà anche il ruolo di allenatore del team di tiro a segno della sua nazionale.

Una carriera olimpica incominciata in maniera folgorante ad appena 19 anni, quando in Corea del Sud conquistò una medaglia d’oro di tiro con pistola dai 25 metri e una medaglia d’argento dai 10 metri. Tuttavia, la georgiana si era già fatta conoscere nell’ambiente a livello internazionale grazie a due successi prestigiosi nei Campionati Mondiali di tiro a segno, disputati a Suhl nel 1986 e a Budapest nel 1987, nei quali conquistò il gradino più alto del podio. Un palmarès strepitoso il suo, caratterizzato da 6 medaglie d’oro ai Campionati Mondiali, 4 ai Campionati Europei e una ai Giochi Olimpici. Inoltre, nel 2012 in terra inglese ha avuto l’onore di essere nominata come portabandiera del suo Paese alla cerimonia d’apertura.

Nella sua carriera, densa di successi sportivi, c’è un episodio rimasto nell’immaginario collettivo. Siamo ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2008 e la cinese Guo Wenjun si è appena aggiudicata l’oro di tiro con pistola dai 10 metri, precisamente davanti alla russa Natalia Paderina e alla Salukvadze. La georgiana, salita sul podio, strinse in un lungo abbraccio l’avversaria russa e condivise con lei un bacio. Perché? Poche ore prima era iniziata la seconda guerra in Ossezia del Sud tra i due Paesi e quindi il gesto voleva costituire un messaggio pubblico distensivo. Inutile dire che esso fece scalpore e imbarazzò non poco i connazionali delle due atlete.

«Sono contenta di far parte della nazionale del mio Paese, ma ancora più felice di vedere mio figlio alla stessa Olimpiade», ha dichiarato recentemente la Salukvadze. Il figlio Tsotne, ancora teenager, è riuscito a qualificarsi ai Giochi Olimpici grazie al suo sesto posto ai Campionati Europei svolti a Győr, in terra ungherese. «Allora c’era l’Unione Sovietica e maggiori fondi per lo sport, lei dice non pretendere nulla da me», ha affermato il ragazzo a proposito del luminescente esordio di cui si era resa protagonista la madre. «All’Olimpiade rappresenterò mia madre, il mio paese e me stesso», ha dichiarato orgogliosamente. Si dice che il nonno, nello staff tecnico del team, avesse il desiderio di vedere impegnati nella stessa manifestazione la figlia ed il nipote. A meno di colpi di scena, il suo desiderio sarà esaudito in terra brasiliana.

Foto: Yahoo.com

Chi è Matteo Calautti

Studente genovese di Scienze Internazionali e Diplomatiche, nonché "minor" di pallacanestro. Appassionato di sport in ogni sua forma e colore. Esterofilo e curioso osservatore di politica e attualità. Tra le altre, collabora anche con Londra Italia, con la rivista di Ingegneria di Genova, con la trasmissione televisiva Dilettantissimo e con Io Gioco Pulito, l'inserto sportivo de Il Fatto Quotidiano. Infine, ha fondato anche Liguria a Spicchi ed Il Calcio Portoghese, portali web dedicati rispettivamente alla pallacanestro ligure ed al calcio in Portogallo.

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