La Vaidere ha anche sostenuto la necessità di stabilire una percezione comune della storia. Entrambi i regimi, sia quello nazista che quello sovietico, sottolinea l’eurodeputata, “avevano uno stesso carattere criminale”. In questi anni è in atto secondo l’eurodeputata una pericolosa guerra di informazione, contro la quale bisogna reagire.

Per la Vaidere la gente spesso ha un atteggiamento nei confronti della storia dei tempi sovietici “normale e neutrale”, il che non è sempre giusto, è necessario invece approfondire e calarsi negli avvenimenti di quel periodo. In particolare è importante studiare le conseguenze che ha avuto l’occupazione sovietica nel processo di industrializzazione della Lettonia, e l’influenza che ha avuto nel paese baltico l’obbligo di corrispondere alle necessità dell’industria militare sovietica.

Il sistema delle informazioni e dei media sovietici “era fondato sulla menzogna” sottolinea la Vaidere.

Il ministro della giustizia lettone Dzintars Rasnačs  nel suo intervento ha sottolineato i doveri del governo lettone in relazione al recupero delle perdite subite durante il regime sovietico. Per Rasnačs è necessario che i paesi baltici adottino metodi simili fra loro, per calcolare le perdite subite.

Il governo lettone ha stanziato fondi nella legge di bilancio per permettere alla commissione incaricata di valutare le perdite di poter lavorare. Questo testimonia secondo Rasnačs la volontà del governo lettone di proseguire su questa strada.