MOTOCICLISMO: Razgatlıoğlu, il baby fenomeno turco delle due ruote

C’è un giovane pilota su cui il mondo delle corse motociclistiche turche sta riversando tutte le sue speranze. Si sta parlando di Toprak Razgatlıoğlu, uno che gli addetti ai lavori considerano come una futura stella delle due ruote. Nato nel 1996 ad Alanya, una città della Turchia meridionale situata di fronte all’Isola di Cipro, Toprak è il secondo figlio del famoso stuntman turco su due ruote Arif Razgatlıoğlu, meglio conosciuto in patria come Tek teker Arif, traducibile come “Arif che impenna”.

Salito per la prima volta su una sella alla tenera età di cinque anni, fin dalla sua prima giovinezza è stato notato da Kenan Sofuoğlu, pilota classe 1984 e quattro volte campione mondiale nella categoria Supersport, precisamente nel 2007, 2010, 2012 e 2015. Una volta portato nella sua scuola, il suo “protettore” lavora con lui ogni giorno.

Il loro è un rapporto speciale, quasi da padre e figlio: Sofuoğlu gli ha fatto testare le varie tipologie di moto e i due sono sempre l’uno nel box dell’altro per assistere alle gare. Un rapporto forse reso ancor più speciale a causa delle tragedie familiari che hanno colpito il motociclista natìo di Adapazarı. Oltre alla morte di due suoi fratelli, rispettivamente Bahattin in un incidente automobilistico e Sinan durante i test precedenti alla gara di Kocaeli nel campionato turco di motociclismo, Sofuoğlu ha dovuto subire anche la morte di suo figlio Hamza, deceduto nel 2015 a soli quattro mesi d’età a causa di un’emorragia cerebrale.

Longilineo fisicamente e spericolato alla guida, Razgatlıoğlu si è guadagnato gli onori della cronaca in sella alla sua Kawasaki vincendo la gara di debutto in European Superstock 600 con il Team Puccetti nel circuito di Magny-Cours, in Francia. Non contento, al termine della stagione si è anche laureato campione concludendo sul gradino più alto del podio davanti agli italiani Michael Ruben Rinaldi e Federico Caricasulo. Prossimo step? Il debutto nella Superstock 1000 durante la stagione che sta per cominciare.

Gli addetti ai lavori lo descrivono come un ragazzo semplice e gentile, sempre pronto a sincerarsi delle condizioni del prossimo. A prova di ciò, il turco è stato l’unico a presentarsi al box di Caricasulo dopo un suo infortunio, come rivelato dall’ex pilota ed attuale commentatore Massimo Temporali su Sportmediaset. Divertente anche il soprannome affibbiatogli dal suo team. I suoi colleghi lo associano per i suoi tratti somatici al cugino di Speedy Gonzales, ovvero Piedelento Rodriguez, il topo meno veloce del Messico nel famoso cartone animato della serie Looney Tunes della Warner Bros.

Nonostante la sua semplicità, buon sangue non mente. Infatti, il giovane turco si diverte a compiere evoluzioni in sella alle due ruote pubblicando materiale multimediale sul suo account Instagram ufficiale oppure sulla sua pagina Facebook ufficiale, che consta attualmente di quasi 100.000 fan. Sinonimo, questo, di un grande appeal che il ragazzo esercita non solo in patria e che potrà renderlo in futuro un’icona di questo sport se saprà esprimere il suo potenziale.

Il 29 febbraio sarebbe potuto diventare una data da scolpire nella memoria per Razgatlıoğlu. A pochi giorni dalla prima gara stagionale della Superbike a Phillip Island, in Australia, il pilota australiano Joshua Hook si è infortunato alla spalla durante i test della gara. Così, il Team Grillini ha deciso di far debuttare in questa categoria il buon Razgatlıoğlu, che in quel momento si trovava proprio lì al seguito del suo “protettore”. Tuttavia, il destino è stato beffardo con il giovane pilota turco, anch’egli vittima di un infortunio nelle prove del venerdì e quindi costretto a rinunciare.

Le aspettative sul ragazzo sono altissime e, vista anche l’assidua “protezione” di Sofuoğlu, il suo debutto in Superbike da protagonista sarà solo questione di tempo.

Foto: WorldSBK.com

Chi è Matteo Calautti

Studente genovese di Scienze Internazionali e Diplomatiche, nonché "minor" di pallacanestro. Appassionato di sport in ogni sua forma e colore. Esterofilo e curioso osservatore di politica e attualità. Tra le altre, collabora anche con Londra Italia, con la rivista di Ingegneria di Genova, con la trasmissione televisiva Dilettantissimo e con Io Gioco Pulito, l'inserto sportivo de Il Fatto Quotidiano. Infine, ha fondato anche Liguria a Spicchi ed Il Calcio Portoghese, portali web dedicati rispettivamente alla pallacanestro ligure ed al calcio in Portogallo.

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