CALCIO: Albania-Svizzera, derby della diaspora, derby tra fratelli

Il sorteggio del Palazzo dei Congressi di Porte Maillot a Parigi di sabato ha determinato i gironi di Euro 2016, regalando anche il brivido di qualche derby internazionale: la sfida tra Inghilterra e Galles a Lens, il triangolo Germania-Polonia-Ucraina del girone C, l’eco di Impero Asburgico di Austria-Ungheria a Bordeaux. L’accoppiata però più interessante dal punto di vista culturale sarà quella del secondo match della competizione, il giorno successivo alla gara inaugurale (Francia-Romania allo Stade de France): l’11 giugno allo Stade Bollaert-Delelis di Lens si affronteranno infatti Albania e Svizzera, in una sorta di derby della diaspora.

Le due squadre si sono incontrate già quattro anni fa, in occasione delle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2014, in un’atmosfera sapientemente raccontata da James Montague per il New York Times: un’occasione in cui tre giocatori svizzeri di origine kosovara – Xherdan Shaqiri, Valon Behrami e Granit Xhaka – si unirono alla campagna per l’ammissione del Kosovo alla UEFA. Alla Swissporarena di Lucerna, quando a giocare in casa era la nazionale rossocrociata, i supporter kosovari e albanesi erano il doppio dei tifosi di casa. Questo perché la Svizzera ospita una porzione importantissima della diaspora degli albanesi dell’ex Jugoslavia: sono circa 300.000 i cittadini svizzeri di origine kosovara, un sesto dell’attuale popolazione del Kosovo. Come spiega Juljan Papaproko su Il Caffè Geopolitico, l’emigrazione albanese ha avuto inizio negli anni ’60 in virtù di un accordo stretto tra Berna e Belgrado, per poi accelerare negli anni ’80 e conoscere il definitivo boom nel 1999, in occasione della guerra in Kosovo, che portò quasi 53 mila kosovari a emigrare verso i confini confederati.

La Nati, la squadra nazionale elvetica, vanta tra i suoi punti di forza diversi giocatori di origine albanese. È nota la storia dei tre kosovari della squadra, già citati. Xherdan Shaqiri, passato recentemente dall’Inter allo Stoke City, è stato il capocannoniere della squadra durante le qualificazioni, mettendo a segno quattro gol, ed è famoso per essere sceso in campo con scarpini con il ricamo delle bandiere di Albania, Svizzera e Kosovo. Valon Behrami, ultimamente poco utilizzato da Vlado Petković, è nato a Mitrovica e si è trasferito in Ticino nel 1990: la domanda d’asilo della sua famiglia venne respinta più volte, fino a quando il direttore di giustizia del canton Ticino Alex Pedrazzini, il cui figlio era compagno di squadra di Valon, cominciò a sostenere la loro causa, ottenendo il permesso di soggiorno ai Behrami nel 1998. La partita di Lens sarà particolare però soprattutto per Granit Xhaka del Borussia Mönchengladbach, che potrebbe incrociare sul campo da gioco il fratello Taulant. Entrambi nati a Basilea a inizio anni ’90, poco dopo il trasferimento dei genitori dalla Jugoslavia, recentemente hanno scelto strade diverse. Se Granit nel 2011 ha scelto la maglia rossocrociata, Taulant, che è un difensore e ha rappresentato la Svizzera a livello giovanile, a livello seniores ha scelto la maglia del paese d’origine, rispondendo alla chiamata dell’Albania di Gianni De Biasi.

Non c’è però solo il Kosovo rappresentato nella diaspora albanese in Svizzera: tra i giocatori utilizzati da Petković – lui stesso ex jugoslavo con passaporto bosniaco e naturalizzato svizzero – durante le qualificazioni ci sono anche tre giocatori con origini albanesi di Macedonia. Blerim Džemaili (che sta disputando il campionato di serie A con la maglia del Genoa), Admir Mehmedi (a segno contro la Roma in Champions con la maglia del Bayer Leverkusen) e Pajtim Kasami (centrocampista dell’Olympiacos con la maglia del Palermo nel CV) hanno tutti storie simili: nati in Macedonia da genitori di origini albanesi, si sono trasferiti in Svizzera a inizio anni ’90, arrivando a rappresentare il paese che li aveva accolti fino alla nazionale maggiore.

Foto: Armand Duka – FSHF (Facebook)

Chi è Damiano Benzoni

Giornalista pubblicista, è caporedattore della pagina sportiva di East Journal. Gestisce Dinamo Babel, blog su temi di sport e politica, e partecipa al progetto di informazione sportiva Collettivo Zaire74. Ha collaborato con Il Giorno, Avvenire, Kosovo 2.0, When Saturday Comes, Radio 24, Radio Flash Torino e Futbolgrad. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla democratizzazione romena, ha studiato tra Milano, Roma e Bucarest. Nato nel 1985 in provincia di Como, dove risiede, parla inglese e romeno. Ex rugbista.

Leggi anche

sport nomade

TURCHIA: Si sono chiusi i World Nomad Games 2022, i Giochi dei popoli nomadi

La quarta edizione dei giochi olimpici dei popoli nomadi è appena terminata con la Turchia in cima al medagliere.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com