CALCIO: Lo Zenit prima di Gazprom. Breve storia del calcio a San Pietroburgo.

Forse non sarà il match più interessante tra quelli in programma per il prossimo turno di Champions League, ma Olympique Lyonnais – Zenit è l’occasione per vedere ancora all’opera l’unica squadra a punteggio pieno del torneo. La compagine russa, guidata dal portoghese Villas Boas, arriva al match forte di un ruolino di marcia sin qui impeccabile e di un Hulk in formato trascinatore. Senza dimenticare l’ex Spartak Mosca Artёm Dzyuba, attuale capocannoniere nella Prem’er Liga russa, arrivato a parametro zero come, del resto, tutti gli altri acquisti della scorsa estate. Un mercato a costo zero, a San Pietroburgo, è cosa insolita. Soprattutto da quando, nel 2005, la squadra è passata sotto il controllo del colosso energetico Gazprom.

L’arrivo di Gazprom ha rappresentato uno spartiacque nella storia dello Zenit. Dal 2005, infatti, la squadra di San Pietroburgo ha vinto quattro volte il campionato russo, una volta la Coppa di Russia e ben tre volte la Supercoppa. Senza dimenticare i successi in ambito europeo, coronati con la vittoria della Coppa UEFA e della Supercoppa Europea nella stagione 2007/2008. Un palmares costruito grazie a una disponibilità finanziaria virtualmente illimitata: basti pensare ai quasi cento milioni di euro spesi per assicurarsi la firma di Hulk e Witsel nella stagione 2012/2013. Eppure la storia dello Zenit ha inizio ben prima dell’arrivo di Gazprom. Non è una storia gloriosa, anzi: è la storia di una perfetta sconosciuta nel calcio russo. È anche, però, la storia di una città.

Il calcio approda a San Pietroburgo già alla fine del XIX secolo grazie ad alcuni marinai inglesi. È un’epoca di trasformazioni per la città degli zar: l’emancipazione dei servi della gleba, decisa da Alessandro II nel marzo del 1861, contribuisce in maniera decisiva all’aumento della popolazione, garantendo la manodopera necessaria allo sviluppo dell’industria. E del calcio. Tra le tante squadre formatesi nelle fabbriche della città – che nel 1914 cambiò nome in Pietrogrado – ne troviamo una, il Murzinka (Мурзинка), dell’acciaieria Obukhov. Nato nel 1914, il Murzinka sopravvivrà al primo conflitto mondiale, poi alla Rivoluzione d’Ottobre e alla guerra civile del 1918, giocando nello stadio ‘Obukhovsky’ sino al 1924. In quell’anno la città è ribattezzata Leningrado e il Murzinka diventa il Bolshevik (Большевик).

La data che appare sullo stemma dello Zenit ci porta, invece, a un anno più tardi. Nelle officine metallurgiche della Leningradsky Metallichesky Zavod (LMZ) nasce, nel maggio del 1925, lo Stalinets Leningrado (Сталинец Ленинград), antenato ‘ufficiale’ dell’odierno Zenit. Eppure è dall’adesione del Bolshevik alla società sportiva sovietica Zenit – fondata dai lavoratori del settore bellico – che nasce, nel 1936, lo Zenit Leningrado. Solo tre anni più tardi, al termine del campionato del 1939 e quando le officine della LMZ vengono convertite all’industria bellica per ordine di Stalin, lo Stalinets Leningrado entra a far parte dello Zenit.

L’epoca sovietica è però avara di soddisfazioni per i tifosi di Leningrado. Nel 1944 lo Zenit conquista la Coppa dell’URSS contro il CDKA Mosca: un successo d’importanza relativa in un paese stremato dallo sforzo bellico. Nel 1967 chiude il campionato in fondo alla classifica: dovrebbe retrocedere, invece viene graziato in occasione del cinquantesimo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre. L’unico altro successo degno di nota arriva nel 1984, quando lo Zenit di mister Sadyrin vince per la prima volta il campionato dell’URSS dopo aver sconfitto per quattro a uno, all’ultima giornata, il Metalist Kharkiv. Lo stesso anno conquista anche la Supercoppa. Un exploit che, però, non cambia granché nel corso della squadra: negli ultimi anni dell’URSS lo Zenit torna a vegetare nelle zone meno nobili della classifica, sino alla retrocessione del 1990/1991.

Gli anni novanta, con l’avvento del neonato campionato russo, sono segnati dalla retrocessione del 1992. Lo Zenit tornerà nella massima divisione solo nel 1996 e chiuderà la decada con un solo trofeo in bacheca: una Coppa di Russia, conquistata nel 1999. Una Coppa di Lega, vinta nel 2003, è l’ultimo successo ottenuto dalla compagine di San Pietroburgo. Prima di Gazprom, beninteso.

Foto: George M. Groutas (Flickr)

Chi è Emmanuele Quarta

Italo-finlandese, classe '89. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università "Aldo Moro" di Bari, ha studiato Geopolitica all'Institut Français de Géopolitique (IFG) di Parigi e Analisi Politica all'Università Complutense di Madrid (UCM). Per East Journal si occupa prevalentemente di Russia e Bielorussia.

Leggi anche

sport nomade

TURCHIA: Si sono chiusi i World Nomad Games 2022, i Giochi dei popoli nomadi

La quarta edizione dei giochi olimpici dei popoli nomadi è appena terminata con la Turchia in cima al medagliere.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com