La città del pane e dei postini

di Giovanni Catelli

Giorgio Messori ci ha lasciato, da pochi anni, e una lieta notizia ci viene dalla ristampa recente di un suo libro molto bello, apprezzato già al momento dell’uscita. La “città del pane e dei postini” è Tashkent, e proprio là l’autore si era trasferito per insegnare letteratura italiana all’università : l’esperienza nell’Asia centrale aveva a poco a poco assunto un’importanza decisiva per la sua vita ; l’atmosfera dei luoghi, che mescolava il fascino di una cultura antica con la viva influenza dell’epoca sovietica, lo aveva colpito, e anche la vita personale ne era stata coinvolta, con la nascita di un amore e il successivo matrimonio.

Nel libro, autobiografico, si assiste al progressivo ambientamento dell’autore nella città cui il destino l’ha assegnato, e al suo tentativo di comprendere un mondo all’inizio difficile da decifrare ; continui sono i flash-back, i ricordi, e il raffronto con la vita precedente, quasi che la nuova esperienza sia decisiva per affrontare davvero il passato, e tirare le fila di una vita non ancora del tutto risolta, in cui eventi e persone del passato possano solo ora essere osservati con chiarezza, sotto una luce nuova, forse decisiva per una vera comprensione.

Lo sguardo dell’autore sui luoghi della sua nuova vita è partecipe e commosso, e molto piacevole è la narrazione di un viaggio compiuto in Kirghisia: forse davvero l’Occidente ha smarrito o celato le sue migliori energie, e gli spiriti più sensibili possono trarre stimoli vitali solo al di fuori dalla sua stretta soffocante. A tratti lo stato d’animo di chi scrive è quello di un vero incantamento, e riesce a renderci l’atmosfera di quei luoghi, le vaste solitudini in cui l’animo a volte può trovare una pace. La conoscenza di altri luoghi e di altre vite può forse rappresentare la chiave per comprendere davvero sé stessi e fare luce su quanto ancora è impreciso nella propria vita : chissà che questo libro possa offrire a chi lo legge questa preziosa occasione.

Chi è Giovanni Catelli

Giovanni Catelli, cremonese, è scrittore e poeta, esperto di cultura e geopolitica dell’Europa orientale. Suoi racconti sono apparsi in numerose testate e riviste, tra cui il Corriere della Sera, la Nouvelle Revue Française, Nazione Indiana, L’Indice dei Libri. Ha pubblicato In fondo alla notte, Partenze, Geografie, Lontananze, Treni, Diorama dell'Est, Camus deve morire, Il vizio del vuoto, Parigi e un padre (candidato al Premio Strega 2021). Geografie e Camus deve morire (con prefazione di Paul Auster) sono stati tradotti in varie lingue. Collabora con Panorama e dirige Café Golem, la pagina di cultura di East Journal. Da più di vent'anni segue gli eventi letterari, storici e politici dell'Europa orientale, e viaggia come corrispondente nei paesi dell'antico blocco sovietico.

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