BIELORUSSIA: Lingua e rinnovata coscienza nazionale. Minsk cerca lo strappo con Mosca?

Negli ultimi mesi i rapporti tra Mosca e Minsk sono diventati gradualmente più tesi, a causa di alcune prese di posizione ambivalenti da parte del Presidente Lukashenko. In questo articolo, comparso il 30 gennaio sull’edizione on line del quotidiano polacco Gazeta Wyborcza a firma di Andrzej Poczobut, si racconta come le autorità bielorusse stiano promuovendo un risveglio dell’identità nazionale, che passa per la riscoperta della propria lingua e di personaggi storici che non hanno avuto propriamente dei buoni rapporti con la Russia. 

Da VARSAVIA “Alcuni affermano che la Bielorussia sia parte del mondo russo. Dimenticatelo! La Bielorussia è uno stato indipendente. Tutti lo devono rispettare. Siamo in grado di difendere la nostra terra(…) Dietro le mie spalle stanno centinaia di migliaia di uomini armati!”- lo ha detto Aleksander Lukashenko nella conferenza stampa serale di ieri [29 gennaio, ndr]. Ha confessato che ultimamente lo ha spaventato molte volte il fatto che Putin provi a rompere con la Bielorussia, in modo simile a quanto accaduto in Ucraina.

Le autorità hanno iniziato quindi una campagna per rafforzare la coscienza nazionale e il patriottismo dei bielorussi.

Il nuovo Ministro dell’Istruzione Michail Zuraukou ha recentemente annunciato che intende introdurre lezioni obbligatorie di storia e geografia in lingua bielorussa: “Faremo in modo che nelle scuole metà delle materie siano insegnate in bielorusso”, assicura.

Il 20 gennaio la Corte Costituzionale ha deciso che le leggi dovranno essere stampate non più solo in lingua russa, come accaduto finora, ma anche in bielorusso.

La Bielorussia è uno dei paesi più russificati dell’ex Unione Sovietica. Nelle vie delle città domina il russo, lo si utilizza nella maggioranza delle scuole. Poco dopo la caduta dell’ URSS c’è stato un tentativo di ricostruire l’identità bielorussa, ma le prime elezioni presidenziali nel 1994 hanno portato la vittoria di Lukashenko, che era nemico di questo pensiero. Il quale assumendo il potere, ha cercato di limitare il bielorusso mettendogli in contrapposizione la lingua russa come più sviluppata e moderna.

Ma ieri Lukashenko ha detto che la lingua bielorussa è ciò che distingue i bielorussi dai russi. – “Se perdiamo la lingua saremo semplicemente russi”.

Sulla pagina officiale del sito del Ministero della Difesa è apparsa una nuova sezione “i nostri eroi”. Oltre ai personaggi tradizionali del periodo sovietico originari della Bielorussia, come ad esempio il maresciallo Iwan Jakubowski, premiato due volte con la Stella di Eroe dell’Unione Sovietica, o il cosmonauta Piotr Klimuk, sorprendentemente si possono trovare Tadeusz Kosciuszko, Jerzy Radziwiłł, padre di Barbara, moglie di Sigismondo Augusto e Konstant Ostrgoski, comandante dell’esercito Polacco-Lituano nella battaglia di Orsza nel 1514, durante la quale venne  inflitta una pesante sconfitta al Granducato di Mosca. Questi personaggi hanno la funzione di diffondere il patriottismo tra i soldati.

Il vicepresidente del movimento di opposizione “Per la libertà” Jury Hubarewicz ritiene che il presidente sia consapevole della minaccia rappresentata dalla Russia e provi a rinforzare la coscienza nazionale nell’eventualità di un possibile conflitto politico – Non è escluso che la ragione possa risiedere nell’avvicinamento alle elezioni presidenziali del prossimo autunno.

Gli sforzi per rafforzare la coscienza nazionale del popolo bielorusso e il riferimento a personaggi storici conosciuti come antirussi non sono passati inosservati sui media russi. Accusano esplicitamente Lukashenko di tradire la Russia “Presto in Bielorussia non ci saranno più le scuole russe” è l’allarme lanciato dall’agenzia Regnum.

Lukashenko ha capito che la Russia è indebolita dal conflitto con l’Occidente, così può permettersi tali misure. Ma è anche un segnale per la loro società – spiega a Gazeta Wyborcza il politologo Andrei Suzdalcev, della Scuola Superiore di Economia di Mosca. Secondo la sua opinione, i fatti del Maidan di Kiev hanno dimostrato che il nazionalismo può essere una forza esplosiva; impossessandosi delle parole chiave del nazionalismo bielorusso, Lukashenko prova a mettersi al riparo da un possibile scenario rivoluzionario alle elezioni presidenziali.

@OrientEstPress

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