KOSOVO: Grande coalizione per il nuovo governo Mustafa. Thaçi, ministro degli Esteri

A sei mesi dalle elezioni legislative anticipate, il Kosovo ha un nuovo governo e un nuovo premier.  Il premier in carica e leader del Partito democratico del Kosovo (PDK), Hashim Thaçi, ha raggiunto un accordo con Isa Mustafa, capo della Lega democratica del Kosovo (LDK), il maggior partito d’opposizione. L’accordo firmato domenica porta l’ex sindaco di Pristina Isa Mustafa a ricoprire l’incarico di nuovo premier  del paese, mentre l’attuale premier Hashim Thaçi diventa ministro degli esteri e vicepremier del Kosovo. Come speaker del parlamento è stato votato Kadri Veseli, ex capo dei servizi segreti (AKI) e vicepresidente del PDK, uomo di notevoli capacità di mediazione. Ieri l’assemblea parlamentare ha rimandato di un giorno la votazione del nuovo governo Mustafa perché la comunità politica serba rappresentata nella “Lista Srpska” ha chiesto più ministeri e nuovi poteri per essere parte della coalizione di governo.

Nel frattempo i due leader Mustafa e Thaçi hanno anche concordato un programma per la creazione di istituzioni per le minoranze e l’istituzione di un tribunale speciale che si occuperà delle gravi accuse sollevate in una relazione del Consiglio d’Europa contro l’esercito di liberazione del Kosovo, Uçk.

Il 10 giugno, Hashim Thaçi sembrava davvero un politico finito. Due giorni prima, il suo partito era arrivato primo alle elezioni, ma questo non gli bastava per governare. Mentre lui era uscito vittorioso con lo slogan della “nuova missione“, una nuova coalizione denominata dai giornalisti “tutti contro Thaçi” si creò in un batter d’occhio. Un accordo legava i leader dei principali partiti del Kosovo, Isa Mustafa, Ramush Haradinaj (AAK), Albin Kurti (VV, Autodeterminazione) e Fatmir Limaj (Iniziativa). Tutti insieme raggiungevano 63 deputati, una maggioranza sufficiente (sono 120 i deputati in Kosovo) per scegliere il premier, lo speaker del parlamento e anche il presidente nel 2016.

Hashim Thaçi sembrava fuori dai giochi. La sua unica speranza era quella di rimanere in carica fino fino all’incontro con la cancelliera Merkel assieme agli altri leader dei Balcani occidentali il 30 agosto e poi si prepararsi per l’opposizione. Ma in cinque mesi, dai primi di giugno fino ai primi di novembre, il gioco si è ribaltato varie volte. Da un uomo che tutti volevano sconfiggere, Thaçi è diventato un politico che ha saputo dividere tutti e per tutto.

Ovviamente in questa traiettoria di cinque mesi molti fattori hanno giocato un ruolo. La prima l’ha giocato lo stesso Thaçi che si è spogliato dal complesso di voler continuare a fare il premier ad ogni costo. Poi c’è stato il sostegno internazionale e il suo controllo oscuro sulla Corte costituzionale, le cui decisioni assurde hanno reso impossibile la vita dell’assemblea parlamentare. Un ruolo non marginale in tutto questo ha avuto anche l’ambizione sfrenata dei leader dell’opposizione e il loro desiderio di diventare premier che ha capovolto la tavola e le alleanze.

Il premier Thaçi ha flirtato con Isa Mustafa per creare una grande coalizione e il “blocco di opposizione” ha vacillato. La LDK di Isa Mustafa, a differenza dell’accordo iniziale, ora ha ottenuto la carica di primo ministro, ma secondo gli osservatori, Thaçi ha ottenuto anche un “sì” per diventare presidente nel 2016. Senza le garanzie politiche dell’ambasciatore Usa a Pristina questo accordo sarebbe stato impossibile e la situazione politica in Kosovo sarebbe rimasta bloccata.

Chi è Lavdrim Lita

Giornalista albanese, classe 1985, per East Journal si occupa di Albania, Kosovo, Macedonia e Montenegro. Cofondatore di #ZeriIntegrimit, piattaforma sull'Integrazione Europea. Policy analyst, PR e editorialista con varie testate nei Balcani. Per 4 anni è stato direttore del Centro Pubblicazioni del Ministero della Difesa Albanese. MA in giornalismo alla Sapienza e Alti Studi Europei al Collegio Europeo di Parma.

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