UZBEKISTAN: I karakalpaki e le rovine dell'antica Corasmia

I karakalpaki sono senza dubbio una delle popolazioni meno note dell’Asia Centrale. Vivono nel Nord-Ovest dell’Uzbekistan, in cui costituiscono una repubblica autonoma. Parlano una lingua di ceppo turco. il loro numero è valutato fra i 390.000.e i 500.000. La capitale della regione è Nukus.

Quasi mille chilometri in tutte le direzioni, equivalenti a più dell’80% del territorio della repubblica, sono tutti occupati da deserti infuocati.

Dal sud-ovest la Karakalpakia trapassa senza praticamente soluzione di continuità nel deserto dei Karakum, a nord-ovest si trova il Plateau di Ustjurt e a nord-ovest il deserto di Kyzylkum. Il Karakalpakstan comprende anche la metà meridionale del mare di Aral, sul fondo riarso del quale attualmente si sta formando un nuovo deserto di sale chiamato Aralkum e si trova il corso inferiore ormai in fase di completo disseccamento del fiume Amudarja (Oxus).

Nonostante i problemi ecologici, dovuti in gran parte alla politica dissennata del regime sovietico che ha fatto un uso irrazionale delle acque, la natura di questi luoghi veramente non ha eguali. Partendo dalle ricerche geologiche sul terreno, gli scienziati sono arrivati alla conclusione che il territorio dei deserti un tempo era il fondale di un mare di dimensioni enormi. Ancora oggi qui si possono trovare le tracce dell’antico mondo marino sotto forma di resti di antichissimi animali acquatici del cretaceo e del cenozoico.

Viaggiando per la Karakalpakia si possono non solo vedere paesaggi naturali di inverosimile bellezza, ma si possono visitare le rovine di monumenti antichi e medievali, poiché il territorio della Repubblica autonoma è una sorta di singolare “riserva archeologica”

Oggi qui si contano più di 300 siti archeologici. Un tempo, nella più remota antichità, il territorio della Karakalpakia, insieme con l’attuale provincia di Khorezm (Chorezm), detta anche Chorassan,, o Corasmia, ed i limitrofi distretti del Turkmenistan, costituiva l’unico stato del Khorezm antico ed era uno dei centri di diffusione dello zoroastrismo e del suo libro sacro, l’Avesta.

In Karakalpakia si trovano i monumenti storici dell’antico Khorezm: Gjaur-Kala (Qal’ah, „Fortezza degli Infedeli”, IV-III sec.), Toprak-Kala (III-II sec), Ayaz-Kala (IV-II sec.), Kyzyl-Kala (Kyzyl-Qal’ah („Fortezza Rossa”, III-II sec.) e inoltre, i complessi architettonici del periodo più tardo, come il Mausoleo di Narijan-bobo (XIV sec), l’originale mausoleo di Maslumkhan-sulu (XIV-XVII sec.). Frammenti con antiche iscrizioni, considerate le più arcaiche in Uzbekistan, sono state trovate durante gli scavi archeologici di Koy-Krylgan-Kala (“Kala”, o “Qal’ah” significa “fortezza”). Particolari di sculture, affreschi, iscrizioni in antico khorezmico sono ora conservati nel Museo d’arte karakalpako.

Chi è Giovanni Bensi

Nato a Piacenza nel 1938, giornalista, ha studiato lingua e letteratura russa all'Università "Ca' Foscari" di Venezia e all'Università "Lomonosov" di Mosca. Dal 1964 è redattore del quotidiano "L'Italia" e collaboratore di diverse pubblicazioni. Dal 1972 è redattore e poi commentatore capo della redazione in lingua russa della radio americana "Radio Free Europe/Radio Liberty" prima a Monaco di Baviera e poi a Praga. Dal 1991 è corrispondente per la Russia e la CSI del quotidiano "Avvenire" di Milano. Collabora con il quotidiano russo "Nezavisimaja gazeta”. Autore di: "Le religioni dell’Azerbaigian”, "Allah contro Gorbaciov”, "L’Afghanistan in lotta”, "La Cecenia e la polveriera del Caucaso”. E' un esperto di questioni religiose, soprattutto dell'Islam nei territori dell'ex URSS.

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