Kazakhstan: Astana, la capitale "illuminata"

di Valerio Pierantozzi*

Può una città essere stata progettata per diventare una sorta di capitale massonica del Nuovo Ordine Mondiale? È quello che pensano molti complottisti riguardo Astana, la capitale del Kazakistan. D’altronde “Astana” è l’anagramma di “Satana”. E da qui ad arrivare al dominio del mondo il passo è breve. Ma andiamo con ordine.

Astana è probabilmente la città più nuova del mondo. Nell’Ottocento infatti era poco più di un villaggio e il suo sviluppo si è avuto solamente negli ultimi anni, quando lo Stato ottiene l’indipendenza dalla Russia. Tutta la città è stata costruita e sviluppata grazie ai petroldollari, sul cui afflusso si basa la maggior parte dell’economia kazaca.

Dal ’91 (anno dell’indipendenza) al ’94 la capitale era Almaty, ma è stata spostata per volere del padre/padrone/presidente dell’ex Stato russo Nursultan Nazarbaev. Ed è sempre lui che ha sviluppato Astana fino a renderla una delle città più moderne del mondo. Fra i tanti monumenti presenti due in particolare hanno attirato l’attenzione dei complottisti: il palazzo della Pace e della Concordia e il monumento Bayterek. Analizziamoli da vicino.

IL PALAZZO DELLA PACE E DELLA CONCORDIA

Questo edificio appare come una grande piramide di vetro.

La piramide ha lunga tradizione simbolica. È indubbio che abbia un significato importante nella massoneria e in particolar modo lo aveva per la setta degli Illuminati di Baviera, dove rappresenta la forma di governo migliore per la società, con una oligarchia di illuminati che comandano sulla massa sottostante. Ancora più importante nella cultura esoterica è il “delta massonico”, ovvero il triangolo equilatero che al centro riporta spesso l’occhio divino (simbolo del sole, principio luminoso della vita). Ne abbiamo un clamoroso esempio sulla banconota americana da un dollaro, dove una piramide ha la cima separata dal resto e l’occhio onnisciente all’interno. Il palazzo della Pace, soprattutto se visto di notte, offre una straordinaria analogia con questo tipo di rappresentazione.

L’INTERNO

Il palazzo della Pace e della Concordia è alto 62 metri per altrettanti di larghezza. È stato “pensato” da Nazarbaev nel 1998 e la sua realizzazione è stata affidata all’architetto britannico Norman Foster. L’edificio «sarà consacrato alla pace e alla convivenza tra le religioni», aveva dichiarato il presidente. E infatti è destinato ad accogliere i convegni internazionali dei rappresentanti di tutte le religioni del mondo.

La piramide è divisa principalmente in tre sezioni. Alla base abbiamo la casa dell’opera, non molto illuminata (come in fondo si conviene per un teatro) e con la rappresentazione di un sole sul soffitto.

Nella sezione intermedia c’è la sala convegni per i religiosi. È una stanza molto più illuminata. Particolare interessante: in mezzo al tavolo delle riunioni vi è un altro enorme sole, che si trova perfettamente in corrispondenza con quello sottostante del teatro.

In cima alla piramide vi è invece una sala tonda e completamente a finestre. È quindi ovviamente quella più illuminata. Anche qui, sulla sommità della stanza, c’è la rappresentazione stilizzata di un sole.

L’organizzazione del palazzo sembra avere un alto valore simbolico, molto affine in taluni aspetti all’ideologia degli illuminati. Il sole, innanzitutto. Il sole in massoneria rappresenta varie cose, fra cui il Maschile, il principio attivo. È quindi simbolo dell’Origine, del principio, della ragione che rischiara le tenebre e illumina le intelligenze. Sarebbe quindi un richiamo alla religione naturalista, tanto cara all’ideologia massonica.

La sezioni poi sembrano proprio rispecchiare il concetto di organizzazione del mondo degli illuminati. Mentre il popolo è intrattenuto con spettacoli di distrazione e tenuto nell’oscurità (ignoranza), al di sopra i leader religiosi prendono decisioni anche per loro, illuminandoli (il sole che dalla sezione intermedia splende sopra il teatro). In cima a tutto, una eletta schiera di illuminati controlla ogni cosa.

IL MONUMENTO BAYTEREK

È una altissima torre di 97 metri con in cima una sezione sferica color oro.

Sarebbe facile voler vedere in questa sfera gialla ancora una volta una rappresentazione del sole (come fanno alcuni). Ma a mio avviso si cadrebbe questa volta in errore. L’edificio, costruito anch’esso da Norman Foster su precise indicazioni del presidente Nazarbaev, simboleggia la leggenda di un uccello magico di nome Samruk che deponeva le sue uova su alberi al di fuori della portata degli esseri umani. Le uova contenevano tutti i desideri umani e le risposte sul loro futuro. La sfera rappresenta proprio questo uovo che tiene lontane le persone dalle loro aspirazioni.

All’interno della sfera troviamo una strana scultura: un triangolo dorato con impressa l’impronta della mano del presidente Nazarbaev.

Difficile capirne il significato. Il triangolo equilatero ha molteplici significati. Per i cristiani rappresenta la Trinità. Per la massoneria è simbolo di uguaglianza. Ma rappresenta anche la perfezione, secondo al tradizione pitagorica che molta influenza ha avuto nella massoneria moderna. Per Pitagora il numero perfetto era il 10, che trovava la sua raffigurazione proprio nel triangolo equilatero formato dai primi quattro numeri ed avente il numero 4 per ogni lato (il 4 rappresenta la giustizia nella filosofia pitagorica). La raffigurazione, chiamata tetraktýs, mostra che il 10 è uguale a 1+2+3+4.

L’aver lasciato l’impronta della mano su un triangolo perfetto da parte di Nazarbaev, potrebbe avere un significato ben preciso. Qualcosa del tipo: “impongo il mio volere sulla perfezione”.

IL TEMPIO DI SALOMONE

Il palazzo presidenziale kazaco non poteva che essere una costruzione più che maestosa. Di fronte all’edificio, si trovano due imponenti colonne dorate.

Le colonne ricordano in maniera sin troppo evidente le colonne del biblico tempio di Salomone, che ha una fondamentale importanza anche nella tradizione massonica. In mezzo alle colonne, il palazzo presidenziale. Nazarbaev si vuole porre di fronte agli altri come un dio da adorare?

CONCLUSIONI

Giocare con il simbolismo è fin troppo facile. Per questo è facile sbagliare. Si può far dire tutto e il contrario di tutto allo stesso identico simbolo. Qui abbiamo dato una interpretazione chiaramente esoterica, ma altre se ne potrebbero dare. La piramide, per esempio, per gli egizi era un monumento funebre. Per non parlare del sole, che può avere mille significati diversi. Anche la svastica è un simbolo solare in molte culture dell’estremo Oriente.

In definitiva, penso che l’architettura di Astana abbia chiaramente un significato esoterico, probabilmente voluto in particolare dal presidente del Kazakistan Nazarbaev. Dall’analisi dei monumenti che ha fatto costruire per la sua capitale, ne esce fuori la figura di una persona piuttosto esaltata da se stessa. Ma da qui a lasciarsi andare a eccessivi complottismi – come spesso si trova in rete – ce ne passa.

Anche riguardo al nome di Astana, Satana non c’entra proprio niente. Nazarbaev ribattezzò così la vecchia Aqmola perché Astana vuol dire “capitale”. Ma anche, nel lessico tradizionale dei nomadi kazaki, “luogo dove si decide”. Il futuro del mondo?

*Valerio Pierantozzi, giornalista e autore del volumeLa lunga lotta. Storia dei rapporti tra massoneria e Chiesa cattolica in Italia“.

 

Chi è Valerio Pierantozzi

Giornalista professionista, sono nato a San Benedetto del Tronto nel 1980, ma sono pescarese di adozione. Ho passato 20 anni della mia vita a scuola, uscendo finalmente dal tunnel nel 2006 con una laurea in Filosofia. Amo il mare, il sole, le spiagge e odio il grigiore, le nubi, il freddo. Per questo nel 2014 mi sono trasferito in Svezia. Da grande vorrei essere la canzone “Night” di Sergio Caputo.

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