KOSOVO: Sarà eletto dietro alle sbarre il nuovo sindaco di Mitrovica nord?

Quattro formazioni politiche, due albanesi e due serbe, hanno deciso di competere per la carica di sindaco di Mitrovica nord, nelle nuove elezioni che si terranno il 23 febbraio. Lega democratica del Kosovo, Partito democratico del Kosovo, Iniziativa Civica Serba e Iniziativa Civica SDP hanno deciso di presentare i loro candidati per la carica di sindaco del maggior comune a maggioranza serba del Kosovo. Le elezioni saranno ripetute dopo che il sindaco eletto a dicembre, Krstimir Pantic, della lista Iniziativa Civica Serba, rifiutò di prestare giuramento e di sottoporsi alle leggi della Repubblica del Kosovo.

L’Iniziativa civica SDP, ha candidato a sindaco il suo leader Oliver Ivanovic, 60 anni, nonostante questi sia attualmente in carcere con l’accusa di coinvolgimento in crimini di guerra in Kosovo. Ivanovic è stato arrestato il 28 gennaio da EULEX in Kosovo su richiesta di un procuratore internazionale del Kosovo (Special Prosecution). Un giudice internazionale della Corte di Mitrovica ne ha ordinato la detenzione per un mese, in attesa del giudizio per crimini di guerra e omicidio aggravato. Secondo il procuratore di EULEX a Mitrovica, sulla base di dichiarazioni di testimoni, tra il 3 e il 4 febbraio 2000, Oliver Ivanovic avrebbe guidato un gruppi di serbi che ha ucciso 10 albanesi, ferito 25 persone, maltrattate altre 93 ed espulso dalle loro case nel nord di Mitrovica 11.364 albanesi. Il suo arresto ha attirato reazioni da parte dei rappresentanti serbi sia in Kosovo, che in Serbia, che considerano tale azione a sfondo politico.

Il vicepremier della Serbia, Aleksandar Vucic, ha dichiarato di aver scritto una lettera alla baronessa Catherine Ashton sul caso. La Serbia, ha detto Vucic, vuole alcuni chiarimenti e giudica che l’arresto aggravi la situazione perché fa perdere la fiducia dei serbi del Kosovo. Intanto a Mitrovica del nord c’e stata una protesta organizzata dall’iniziativa civica SDP, da funzionari dell’Ufficio del governo serbo per il Kosovo e dalla Diocesi serbo-ortodossa di Raska-Prizren che hanno chiesto il rilascio di Ivanovic, in attesa di giudizio.

A seguito delle numerose reazioni all’arresto di Ivanovic, il Capo Procuratore Speciale della Repubblica del Kosovo, Jonathan Rathel ha dichiarato che “L’unica guida viene dalla legge“. Secondo Rather, per arrivare all’arresto di Ivanovic c’è stato un lavoro di un anno di raccolta delle prove.

Tuttavia, secondo alcuni analisti kosovari, Oliver Ivanovic sarebbe una vittima della politica, perché avrebbe collaborato recentemente con le autorità del Kosovo. Ma per Natasha Kandic, attivista dei diritti umani a Belgrado, Ivanovic subisce lo stesso trattamento di qualsiasi accusato di crimini di guerra. Kandic ritiene che l’EULEX ha fatto un errore quando ha dato il permesso al sindaco Sami Lushtaku in custodia sotto l’accusa di crimini di guerra di giurare perché ora EULEX sarà obbligata a consentire lo stesso trattamento per Ivanovic.

Chi è Lavdrim Lita

Giornalista albanese, classe 1985, per East Journal si occupa di Albania, Kosovo, Macedonia e Montenegro. Cofondatore di #ZeriIntegrimit, piattaforma sull'Integrazione Europea. Policy analyst, PR e editorialista con varie testate nei Balcani. Per 4 anni è stato direttore del Centro Pubblicazioni del Ministero della Difesa Albanese. MA in giornalismo alla Sapienza e Alti Studi Europei al Collegio Europeo di Parma.

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