UNGHERIA: Jobbik espulso dal Parlamento dopo la protesta contro la legge sui terreni agricoli

DA BUDAPEST – Il parlamento di Budapest ha approvato la nuova legge sui terreni agricoli, che dovrà essere firmata dal Presidente della Repubblica Janos Ader, in una seduta in cui i deputati di Jobbik si sono opposti con forza alla norma. La reazione del governo alla protesta è stata quella di proporre la messa al bando dei deputati del partito di estrema destra dalle prossime 3 sedute del Parlamento. 

Prima del voto, infatti, esponenti del partito di estrema destra hanno occupato il pulpito del Parlamento sollevando uno striscione che definiva la nuova legislazione un tradimento. Richiamati all’ordine e a lasciare il pulpito, i membri dello Jobbik si sono rifiutati di interrompere la protesta, bloccando i lavori dell’assemblea per circa 15 minuti. La proposta è stata comunque approvata, con 253 voti a favore e 17 contro, con l’assenza dei deputati socialisti, che si sono rifiutati di partecipare, mentre durante il voto la formazione di estrema destra ha continuato a urlare “traditori” e “no, mai”. Il primo ministro Orbán ha definito quello di venerdì un “fenomeno peculiare” e si è congratulato con l’assemblea per “non aver raccolto la provocazione”.

La legge dovrebbe servire a proibire i grandi possedimenti e a garantire che li terreno ungherese sia mantenuto nelle mani dei contadini locali. Il provvedimento si ispirerebbe alla normativa danese, che richiede che i terreni possano essere venduti solo agli agricoltori residenti in loco o nelle vicinanze e che la transazione sia approvata dalla comunità locale.

Jobbik ha comunicato durante una conferenza stampa di non considerare valida la legge perché passata senza le condizioni necessari e intanto ha convocato una tavola rotonda per la protezione dei terreni per il prossimo martedì, convocando gruppi civili, esperti e anche membri degli altri gruppi parlamentari, insieme ai deputati indipendenti. Ad opporsi alla legge, con toni più moderati, anche gli esponenti del partito dei verdi LMP. Se l’esecutivo sostiene che la legge consentirà di tutelare i piccoli proprietari terrieri, i suoi detrattori sostengono l’esatto contrario, cioè che sarà di ostacolo ai contadini ungheresi. (Economia.hu)

Foto: Economia.hu

Chi è Claudia Leporatti

Giornalista, è direttore responsabile del giornale online Economia.hu, il principale magazine in italiano sull'economia ungherese e i rapporti Ungheria-Italia, edito da ITL Group. Offre tour guidati di Budapest in italiano e inglese. Parla inglese e ungherese, ma resta una persona molto difficile da capire. Scrive racconti e sta lavorando (o pensando) al suo primo romanzo. Nata a Bagno a Ripoli (Firenze) senza alcuna ragione, vive a Budapest, per lo stesso motivo.

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2 commenti

  1. Scusate ma non si capisce molto dall’articolo…avete qualche link in cui si spiega bene la normativa in questione?

  2. In poche parole: La legge limita la possibilità di acquisto dei terreni agli agricoltori di professione che abbiano vissuto e lavorato in Ungheria per almeno 3 anni. Secondo Jobbik questa norma offirebbe la possibilità di trovare svariate “scappatoie”.

    La questione non è facilissima da capire, in quanto sulla carta sia Jobbik che il governo hanno lo stesso scopo, in questa questione: evitare la proprietà straniera dei terreni agricoli ungheresi. Jobbik è però strenuo oppositore del governo in carica e non si risparmia in questo.
    Dal 2004, quando l’Ungheria è entrata nell’UE, vige una moratoria europea sull’acquisto dei terreni agricoli da parte degli stranieri. La moratoria, di cui l’Ungheria ha già richiesto e ottenuto a suo tempo il prolungamento, scade nel 2014, di qui la legge per mantenere questa situazione. IL contenuto della legge è spiegato qui: https://www.eastjournal.net/ungheria-terreni-agricoli-si-agli-stranieri-ma-non-a-tutti-intervista-al-ministero/26234
    In risposta alle previste obiezioni della Commissione europea, il governo ha moderato in parte le condizioni. Secondo Jobbik la legge proposta “lascerà liberi 500 milioni di stranieri e speculatori (cifra ovviamente esagerata) sui terreni coltivabili magiari” (parole del deputato Zoltán Magyar). Spero che adesso sia più chiaro. Un saluto,
    Claudia

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